DOCUMENTO CONCLUSIVO DEL CONSIGLIO GENERALE
DELLA CISL SCUOLA DEL 30 SETTEMBRE 2008
Il Consiglio Generale Nazionale della CISL Scuola, riunito in Roma il giorno 30
settembre 2008, ascoltata la relazione del Segretario Generale Francesco Scrima la
approva, unitamente ai contributi emersi dal dibattito e all’intervento del Segretario
Confederale, Giorgio Santini.
Il Consiglio Generale
CONFERMA la convinzione che il sistema scolastico pubblico statale, nella sua
dimensione nazionale sancita dai dettami costituzionali, resti presidio insostituibile a
tutela del diritto della persona all’istruzione e alla crescita sociale e civile, oltre a
rappresentare un fondamentale presupposto per lo sviluppo economico e la
competitività del Paese;
RIBADISCE la necessità, ripetutamente sottolineata, di un patto sociale che traguardi
“una buona scuola per un paese migliore”, sottraendo il dibattito sull’istruzione allo
scontro politico-ideologico e riconsegnando alla scuola, nell’interesse esclusivo degli
alunni e delle famiglie, la giusta dimensione di priorità su cui far convergere gli
interessi della comunità nazionale;
RICONFERMA pertanto l’esigenza, per la scuola italiana, di interventi di riforma
graduali, condivisi e partecipati, fuori dall’assurda logica del “punto e a capo”, che la
rendano capace di corrispondere ai processi di cambiamento della società,
orientandone la crescita e lo sviluppo nel segno dell’equità e della giustizia;
ESPRIME NETTO DISSENSO per i provvedimenti di legge varati nei mesi estivi, che
sacrificano in modo ingiusto e inaccettabile le ragioni della scuola a quelle
dell’economia e, insieme ad altri per i quali è in corso l’esame in sede parlamentare,
mettono gravemente a rischio la possibilità di mantenere, nel nostro Paese, la
presenza di un qualificato sistema di istruzione pubblica; la pesante, generalizzata e
insensata riduzione di organici, tempo scuola, sedi scolastiche prevista nella manovra
finanziaria determina infatti una vera e propria destrutturazione del nostro sistema
scolastico.
Il Consiglio Generale della CISL Scuola
EVIDENZIA il crescente disagio nelle condizioni di lavoro del personale, cui non si
offrono oggi le condizioni per un rinnovo del contratto adeguato alle necessità di
recupero salariale poste dalla crescente erosione del potere d’acquisto, mentre si
delinea chiaramente una strategia di progressiva riduzione degli spazi e delle
prerogative negoziali nella disciplina del rapporto di lavoro, sempre più affidata ad
interventi unilaterali e sostenuta da una ingiusta e inaccettabile campagna di
“criminalizzazione” del lavoro pubblico;
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SOTTOLINEA come, per mere esigenze di bilancio, non si esiti a scardinare con
incredibile disinvoltura segmenti fondamentali del nostro sistema formativo e fra essi
la scuola primaria, la cui qualità, oggi universalmente riconosciuta anche in ambito
internazionale, si deve proprio ad un modello organizzativo sostenuto dal più
accreditato pensiero psico-pedagogico e dall’appassionato lavoro di un intero corpo
professionale;
RITIENE l’intervento sulla scuola primaria emblematico, sul piano del metodo e del
merito, di un modo di procedere da parte del Governo e della sua maggioranza che
colpisce in modo generalizzato l’intero sistema scolastico italiano: il taglio di posti, la
cui entità è certificata in oltre 150.000 tra personale docente e ATA, riguarderà infatti
tutti gli ordini e gradi di scuola e non risparmierà nessun profilo professionale;
ESPRIME ferma condanna e forte preoccupazione per interventi che azzerano in un
colpo le attese di migliaia di lavoratori precari, per i quali si allontana o svanisce la
possibilità di stabilizzare la propria condizione di lavoro, ma che già nell’immediato
vedranno fortemente ridotte o esaurite le possibilità di lavorare;
MANIFESTA altresì la convinzione che sia il Paese, nel suo complesso, a fare le
spese di una manovra che intervenendo pesantemente sul tempo scuola, su contenuti
disciplinari e sulla rete scolastica vedrà ridurre, in termini di quantità e di qualità,
l’offerta formativa della scuola pubblica statale;
Il Consiglio Generale della CISL Scuola, anche a fronte della vasta campagna di
mobilitazione che ha coinvolto nelle scorse settimane l’intera scuola italiana, con
l’attivo protagonismo delle strutture territoriali e regionali dell’Organizzazione
RITIENE indispensabile proseguire sulla linea di ferma e costante opposizione ai
provvedimenti del Governo, del quale sottolinea l’assoluta indisponibilità ad un serio e
costruttivo confronto di merito;
INDIVIDUA come obiettivi irrinunciabili della mobilitazione che vede impegnato tutto il
personale della scuola:
una profonda revisione dei contenuti del DL 137/08, a partire dall’art. 4, con la
conseguente esclusione dal Piano Programmatico degli interventi di cui all’art. 64
della legge 133/08 di ogni riferimento al maestro unico e al tempo scuola di 24
ore nella scuola primaria;
il ripristino delle condizioni che consentano un reale confronto sui provvedimenti
attuativi dell’art. 64 della legge 133/08, attraverso una revisione degli obiettivi, sui
quali non esiste attualmente alcun margine di condivisione, e la garanzia di una
verifica periodica della sostenibilità degli interventi stessi in termini di efficacia e
qualità del servizio;
concrete garanzie sui tempi e le risorse per il rinnovo del contratto,
accompagnate dall’impegno del Governo ad evitare incursioni legislative e
unilaterali sulle materie di natura pattizia.
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Il Consiglio Generale della CISL Scuola,
CONSIDERANDO particolarmente delicato e difficile l’attuale momento, che rende
quanto mai problematico per il sindacato coniugare l’azione di mobilitazione e di
protesta con una forte capacità propositiva, cui peraltro non vengono offerte adeguate
opportunità data l’esiguità degli spazi di confronto, sacrificati dal “decisionismo” del
Governo e della maggioranza,
ESPRIME preoccupazione per gli effetti negativi che lo stato di tensione nei rapporti
tra le Confederazioni può indurre sulla capacità di iniziativa del sindacato nel suo
insieme, in un contesto che per quanto riguarda la scuola vede purtroppo emergere,
da parte di altre organizzazioni, eccessi di protagonismo identitario che possono
generare confusione e sconcerto nel mondo del lavoro, innescando dinamiche non
comprese dalla maggioranza dei lavoratori, con negativi riflessi sull’efficacia
dell’azione sindacale;
RITIENE che la CISL e la CISL Scuola, per la cultura e la pratica dell’autonomia di
cui sono portatrici, possano dare un contributo fondamentale per ricondurre in modo
chiaro ed inequivocabile tutte le iniziative dentro i naturali ambiti dell’agire sindacale,
con un’azione che può essere efficace anche nella direzione di una paziente e difficile
opera di ricucitura unitaria, fortemente auspicata dal mondo della scuola;
GIUDICA essenziale e inevitabile, in assenza di risposte concrete, la prosecuzione e
la intensificazione della mobilitazione in atto, prevedendo anche la proclamazione
dello sciopero, per la quale vanno ricercate le condizioni di un’ampia convergenza con
le altre Organizzazioni, nella consapevolezza che il sindacato, in rappresentanza della
scuola reale e dei suoi lavoratori, deve continuare ad esercitare ancora il suo
fondamentale, decisivo ed autonomo ruolo, nell’esclusivo interesse del mondo della
scuola e dell’intero Paese.
Roma, 30 settembre 2008
(Approvato all’unanimità)