TAGLIO ORGANICI, GILDA: SCUOLA PIÙ MASSACRATA DI ALITALIA
“Le misure annunciate dal ministro Gelmini dimostrano come lo Stato italiano, invece di investire nel sistema dell’istruzione, stia dismettendo la scuola pubblica. Quello che il ministro intende mettere in pratica è un piano di ristrutturazione aziendale al ribasso che, se attuato, avrà ripercussioni ben più gravi rispetto a quelle del caso Alitalia. Nel nostro settore, infatti, rischiano la disoccupazione circa 100mila persone”. È quanto dichiara il coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, Rino Di Meglio, in merito ai tagli di organici previsti da viale Trastevere.
Riferendosi, poi, alle dichiarazioni della Gelmini, secondo la quale “l’insegnamento non è per tutti e può farlo solo chi è animato da una forte passione, perché insegnare non è un lavoro, ma una missione”, Di Meglio sottolinea: “Lo stesso discorso vale per la classe politica al governo, perché anche il Parlamento non è uno “stipendificio”.
E sull’ipotesi prospettata dal ministro di risolvere il problema del precariato “convertendo” questi docenti in figure professionali del turismo, il coordinatore nazionale della Gilda ribatte: “In questo modo si mortifica la professionalità di colleghi che da anni si impegnano per la crescita culturale del Paese. Gli insegnanti – attacca Di Meglio – non sono pedine da spostare sulla scacchiera”.
“Se il ministro non farà retromarcia e continuerà a ignorare le proteste che da più parti si stanno sollevando contro i provvedimenti annunciati – conclude Di Meglio – adotteremo tutte le forme di protesta possibili”.
Roma, 9 settembre 2008