A un governo che sa solo proporre un ritorno alla Riforma Gentile del 1923 i lavoratori della scuola rispondono con la mobilitazione
venerdì 19 settembre
sciopero dei precari della scuola
con il decreto legge approvato ieri, 28 agosto, il governo propone all'opinione pubblica una “soluzione” dei problemi della scuola ai limiti del surreale: il ritorno ai voti in decimi, al voto di condotta ed all'esame di riparazione.
Nel frattempo, sul sito del Ministero dell'Istruzione (non più pubblica) il Ministro Gelmini lamenta il fatto che le retribuzioni del personale assorbono una quota eccessiva di risorse dimenticando, o fingendo di dimenticare, i tagli agli investimenti per la scuola che da anni ne mettono a repentaglio il quotidiano funzionamento.
Questo mentre il contratto è scaduto ormai da otto mesi e si preparano ulteriori e massicci tagli all'organico.
La CUB Scuola, di fronte a questa situazione, organizza, per venerdì 19 settembre uno sciopero di tutti i precari della scuola per opporsi ai tagli all'organico e chiedere un trattamento dignitoso per il personale precario oltre alle necessarie assunzioni in ruolo.
Lo sciopero coinvolgerà tutti i precari della pubblica amministrazione perché tutti questi lavoratori vivono comuni problemi.
Per la CUB Scuola
il Coordinatore Nazionale
Cosimo Scarinzi