TAGLI AL SOSTEGNO A CATANZARO: PUBBLICHIAMO E FACCIAMO NOSTRA LA LETTERA DI DOCENTI E GENITORI DI CATANZARO. SCRIVETE A
ANIEFSOSTEGNO@LIBERO.IT E LOTTATE CONTRO I TAGLI. IL DIRIGENTE DELL’USR DEVE CONCEDERE LE ORE, SE NO E’ RICORSO. LA GILDA PROMUOVE LA PROTESTA. A RISCHIO LE CONVOCAZIONI.
Al Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale
Dott. Mercurio
Via Lungomare, Catanzaro Lido
OGGETTO : Protesta contro i tagli effettuati sui posti di sostegno
In seguito all’incontro tenutosi in data 5 luglio 2008, in forza della disponibilità da Lei mostrata il comitato degli insegnanti di sostegno della provincia di Catanzaro, nonché le associazioni dei genitori dei soggetti diversamente abili presenti sul territorio, con la presente intendono ribadire e sottolineare quanto già a Lei specificato in quella sede.
Nello specifico le istanze delle categorie rappresentate possono così essere riassunte:
* immediato ripristino dei rapporti in deroga in vigore nello scorso anno scolastico.
Si sottolinea a questo proposito il probabile erroneo intervento operato dagli addetti al settore sull’applicazione della finanziaria 2008 art.2 comma 413, “… il numero dei posti degli insegnanti di sostegno, a decorrere dall’a.s. 2008/2009, non può superare complessivamente il 25% del numero delle sezioni e delle classi previste nell’organico di diritto dell’a.s. 2006/2007”, nonché il comma 414 ….”La dotazione organica di diritto relativa ai docenti di sostegno è progressivamente rideterminata, nel triennio 2008-2010, fino al raggiungimento, nell’a.s. 2010/2011, di una consistenza organica pari al 70% del numero dei posti di sostegno complessivamente attivati nell’a.s. 2006/2007.”
Si vuole infatti specificare che nonostante i tagli già effettuati nello scorso anno scolastico e che hanno già portato ad una riduzione dei posti sull’organico di sostegno della provincia di Catanzaro, nel corrente anno scolastico il taglio selvaggio e privo di alcun criterio logico a parte l’ottenimento dei “numeri” ha portato ad una drastica riduzione di ben oltre la metà dei posti di sostegno presenti sul territorio. Appare quindi palese che siamo lontani dall’applicazione del famoso 10% annuo previsto nel corso del triennio e che il taglio operato sembrerebbe risultare pari al 70% dei posti nel corso del suddetto anno.
Si chiede pertanto in base a ciò l’immediato controllo delle operazioni effettuate, nonché l’immediato ripristino dei posti di sostegno in vigore nello scorso anno scolastico o come più volte richiesto dal sindacato GILDA-UNAMS, cui fanno riferimento in questa protesta le categorie scriventi, in sede regionale che la riduzione dei posti sia fatta come da normativa in maniera graduale, per ogni ordine e grado di scuola, nel corso del triennio 2008/2010.
* Valutazione attenta della documentazione medica certificata dall’ASP (profilo dinamico funzionale e diagnosi funzionale) degli alunni diversamente abili.
Si sottolinea ancora a questo proposito la palese anticostituzionalità dei tagli sui posti di sostegno per effetto della finanziaria 2008 e per effetto ulteriore della ripartizione dei posti a seguito della modifica del rapporto alunni-docenti passato da 1,38 a 1,9, situazione altamente illegittima così come riconosciuto dal TAR del Lazio che ha accolto il ricorso in pendenza di giudizio (ricorso nr 3923/07 del 14/07/2008). Si richiama ancora l’attenzione sulla incostituzionalità di tale provvedimento che priva soggetti diversamente abili e certificati dall’ASP del numero di monte ore necessario a garantire la piena integrazione di tali soggetti, andando a scontrarsi con quanto stabilito dalla L. 104/92, art. 3 co 1 e art. 12, co. 1 e 4, art. 13, nonché dall’artt. 3, 34 e 38 della Costituzione.
Si ribadisce ulteriormente che l’intervento nella classe dell’insegnante specializzato consente un’integrazione dell’allievo con disabilità, integrazione direttamente proporzionale alla quantità di ore assegnate che già normalmente è pari al 50% del tempo trascorso a scuola. La riduzione ulteriore di questo intervento (come fatto nella specifica situazione) significa vanificare completamente gli sforzi e “parcheggiare” il disabile in classe rendendo inutile quanto sottolineato dalla L.104/92.
Si ribadisce pertanto con la presente la notevole preoccupazione dei genitori dei ragazzi diversamente abili della provincia di Catanzaro che negli anni hanno potuto contare solo esclusivamente sui docenti specializzati presenti nelle scuole statali per l’ottenimento di risposte concrete alle richieste di integrazione, valorizzazione e crescita umana e culturale dei propri figli, a fronte della quasi totale assenza sul territorio di strutture regionali, provinciali e comunali adeguate.
Si sottolinea altresì che il maggio numero di rapporti in deroga presenti nella Provincia di Catanzaro negli anni passati, era probabilmente basato sulla gravità dell’handicap dei soggetti certificati. Pertanto, i tagli effettuati per l’a.s. 2008/2009 sugli organici nella Provincia di Catanzaro, al fine di equilibrare dal punto di vista matematico il rapporto insegnanti/allievi nella regione Calabria, risulta una violazione dei diritti dei portori di handicap.
A fronte dei tagli effettuati, le associazioni dei genitori preannunciano battaglia legale con ricorso al TAR di Catanzaro per l’ottenimento del reintegro del monte ore concesso ai propri figli dagli specialisti del settore, convinti che il diritto all’istruzione e all’integrazione degli stessi – normativamente prevista dalla L. 104/92 e da L. 59/97- non possa essere compromesso da scelte organizzative e finanziarie, ignorando le reali e documentate necessità dei singoli casi.
* Chiarezza sul numero degli specializzati di sostegno 800 0re
Il comitato dei docenti di sostegno della provincia di Catanzaro attento alla formazione degli insegnati, ma allo stesso tempo attento alla realizzazione lavorativa degli stessi, chiede informazioni in merito alla tabella inserita nel D.M che regolamenta l’iscrizione ai corsi di sostegno 800 ore. In particolar modo con essa, l'università di Cosenza ha potuto indire ancora per l’anno 2007/2008 un corso di 800 ore per il sostegno inserendo potenzialmente, rispetto agli anni precedenti, circa il triplo nuovi specializzati di sostegno in graduatoria permanente, con grave ritorno per tutte le graduatorie, ma soprattutto per la Graduatoria AD03.
Con il D.M. del 20/02/2002 ci si è accorti che il Ministero delega agli Uffici Scolastici Regionali, la responsabilità di capire le reali esigenze nel sostegno, per poi comunicare annualmente il numero programmato a disposizione delle singole necessità con apposito decreto.
L'Ufficio scolastico Regionale Calabria ha mai comunicato tali previsioni?
Se così fosse, non si capisce a fronte dei tagli selvaggi effettuati dall’USP il perchè non solo della riproposizione dello stesso numero programmato nei due anni già trascorsi ma dell’aumento spropositato (si rileva, ad esempio, la decuplicazione dei posti per l’area AD03 come si evince dalle graduatorie e successive immatricolazioni pubblicate dall’Università della Calabria ) nel suddetto anno scolastico.
Si chiede, pertanto, un controllo e una risposta in merito al contrasto rilevato. Se i tagli vanno fatti per applicazione della finanziaria si evince dal provvedimento preso l’inutilità di abilitare ulteriori docenti da inserire negli elenchi di sostegno. I due provvedimenti sono in netto contrasto: dunque si ribadisce che se l’USR calcola la necessità della presenza sul territorio di un contingente di docenti di sostegno tale da far procedere all’attivazione da parte dell’università di Cosenza di corsi abilitanti 800 ore non può successivamente affermare che il contingente non serve più, e quindi si deve presumere un errore da parte degli organi preposti al controllo e al calcolo.
In merito alle questioni sollevate gli assistiti chiedono pertanto agli organi competenti il controllo e la soluzione di una situazione che si prospetta drammatica per le famiglie, per il diversamente abile, per le istituzioni scolastiche nonché non da ultimo per i docenti.
Si sottolinea che la drastica diminuzione dei posti di lavoro andrà a colpire docenti ultraspecializzati e laureati che si sono spesi con abnegazione sopportando per anni un ruolo di precari girovaghi nelle scuole, negando agli stessi diritti e meriti maturati dopo anni di sacrifici, studio e militanza nelle graduatorie permanenti, ora ad esaurimento.
Si sottolinea, ancora una volta, che i tagli hanno ragione di esistere sugli sprechi e non sull diritti degli individui piu’ deboli della societa’, e soprattutto non hanno ragione di esistere in regioni come la calabria dove la crisi occupazionale e’ per ragioni storico-sociali imparagonabile rispetto ad altre.
E’ palese infatti che il grave scempio sarebbe perlomeno sopportabile dalla provincia a graduatorie aperte e con la possibilità di potersi spostare altrove.
Nel ringraziarla anticipatamente si chiede pertanto di portare le istanze del territorio nelle sedi ministeriali competenti e di dare una pronta risposta agli scriventi.
Nel caso di risposte non esaustive, concrete e trasparenti, gli scriventi preannunciano l’attuazione di ogni forma di protesta atta a risolvere positivamente le problematiche su esposte.