GILDA Milano: Comunicato 26 giugno 2008

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GILDA Milano: Comunicato 26 giugno 2008

Messaggiodi edscuola » 27 giugno 2008, 10:56

Il Governo è nuovo ma i problemi della scuola rimangono vecchi. Anzi sembrano peggiorare.
L'inizio dell'anno scolastico ripropone questioni ormai logore:

- aumento dell'affollamento delle aule scolastiche
- impiego di docenti precari nelle classi
- nessun investimento per migliorare la fruibilità delle scuole sia per i dipendenti che per l'utenza.

L'immissione in ruolo di 25.000 docenti non solo non copre i posti effettivamente vacanti ma nemmeno quelli lasciati liberi dai pensionamenti.
Chi andrà a insegnare nelle classi dove non ci sono docenti di ruolo? Il solito esercito di precari.
E sembra che il peggio deve ancora arrivare con i tagli previsti dalla Finanziaria all'esame in Parlamento.

Un esempio di come vanno le cose è quello della Lombardia. Basta fare alcune considerazioni sul quadro alunni/classi/organici dove si nota che ad un incremento di alunni dell'1,51% ( 16.411) l'incremento delle classi è soltanto dell'1% (514); mentre l'incremento dei posti scende allo 0,79%. L'incremento maggiore del numero di alunni si registra nella scuola media. Poiché non c'è una immigrazione interna di tale portata, questo dato ci dice che l'incremento è da attribuire all'aumento di alunni stranieri.
Contro questo andazzo occorre avere coraggio e sperimentare alcune idee per aumentare la produttività della scuola pubblica e consentire all'amministrazione importanti risparmi di spesa.
Si diminuiscano gli alunni per classe in modo che gli insegnanti possano seguire gli studenti, e tutti possano vivere meglio nella scuola.
Non sarebbero necessari corsi di recupero e i professori sarebbero meno stressati e quindi meno esposti a malattie.
Si applichino le norme sulla sicurezza e sulla prevenzione del mobbing in maniera da diminuire gli infortuni e migliorare le relazioni umane e professionali all'interno delle scuole.
Si pagherebbe meno in termini di assicurazioni e contenzioso.
Si diminuisca la precarietà del lavoro per dare serenità e motivazione al personale insegnante nonché continuità didattica agli studenti.
I docenti si identificherebbero con le loro scuole e gli alunni con i loro professori.
Si assumano docenti giovani per sostituire tutti quelli che vanno in pensione.
Si garantirebbe il servizio finora offerto e si darebbe certezza e fiducia alle famiglie.
Si aumentino gli stipendi agli insegnanti che così potrebbero dedicarsi al loro lavoro e difendere il loro prestigio sociale, base insostituibile di ogni rapporto educativo.
Si migliorerebbero i risultati di apprendimento degli studenti.

Angelo Scebba
(Coordinatore Gilda Milano)
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