VENERDI’ 16 NOVEMBRE SCIOPERO DELL’INTERA GIORNATA E MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA
24 0RE PER I DOCENTI? SI’, MA DI SCIOPERO !!!
L’aumento d’orario a 24 ore per i docenti è inaccettabile. Inaccettabile perché il Governo invade un campo destinato alla contrattazione. Inaccettabile perché non solo produce un aumento generale dei carichi di lavoro senza alcuna contropartita economica, bensì snatura proprio lo specifico della funzione docente al livello impiegatizio. Inaccettabile perché a 24 h. di docenza si aggiungono almeno altre 4 ore di lavoro extra-cattedra (un terzo in più del già ampio orario sommerso per preparazione lezioni, correzione compiti, valutazione individuale, riunioni di scrutinio, programmazioni, riunioni Consigli di Classe, Collegi dei Docenti), per un totale di circa 40 ore settimanali).
Oltre che dall’Unicobas, lo sciopero è proclamato da quasi tutto il sindacalismo alternativo italiano della scuola (USB Scuola; CUB Scuola; USI Scuola; ORSA Scuola), assumendo come obiettivo anche il netto rifiuto del cd. Ddl ‘Aprea’, che introdurrebbe la chiamata diretta (e discrezionale) del personale da parte del dirigente scolastico, l’ingresso del privato come committenza nei Consigli di Istituto, la valutazione discrezionale del personale da parte del dirigente medesimo e l’annullamento di fatto degli organi collegiali.
In questa prospettiva, ogni ipotesi di adesione alla giornata di sciopero del 24 novembre appare irricevibile, per la miseria degli obiettivi indicati nella piattaforma proposta (che non menziona l’opposizione al ddl ‘Aprea’, vero e proprio veicolo di privatizzazione dell’istruzione pubblica) e ancor più per la presenza tra le forze promotrici di sigle sindacali da sempre inclini ad avallare le politiche governative, che presumibilmente si preparano ad accettare compromessi al ribasso e a svendere la categoria, come già successo ai tempi dello sciopero del 30 ottobre 2008 ‘contro’ la riforma Gelmini, ‘piazzato’ esattamente per il giorno dopo l’approvazione definitiva di quella legge che destrutturò poi la qualità della scuola, tagliando 130.000 fra cattedre e posti ATA. D’altra parte la stessa data fissata per quello sciopero richiama la farsa, visto che il sabato risulta in servizio solo il 20% dei docenti, sono chiuse tutte le scuole primarie (sulle quali grava comunque la trasposizione delle 2 h. di programmazione settimanale sull’orario frontale) e la metà delle medie inferiori.
Per quanto attiene invece allo sciopero intercategoriale proclamato dai COBAS per il 14 ottobre, denunciamo le contraddizioni di questa Organizzazione che, dopo aver dato l’adesione allo sciopero CISL, UIL, SNALS e Gilda (ai quali s’è poi aggiunta anche la CGIL) del 24 Novembre, è corsa nella stessa mattinata relativa alla nostra indizione del 16 a proclamare uno sciopero intercategoriale per il 14 Novembre, scegliendo un giorno infrasettimanale non idoneo ad una manifestazione nazionale, deviando l’attenzione dallo specifico scuola su di una data segnata dalla general-generica ed inaccettabile ‘piattaforma’ scelta per il 14 stesso dai sindacati della CES (‘CISL’ internazionale), che non contesta minimamente la polita della Banca Centrale Europea, all’origine dei provvedimenti presi dal Governo Monti, 24 ore di docenza incluse. Con questa iniziativa, a causa dei parametri restrittivi delle norme anti-sciopero, i Cobas creano un problema serio per l’effettuazione del nostro sciopero, mandano in secondo piano la lotta della scuola ed ipotecano fortemente la riuscita della lotta della categoria. Perciò li invitiamo a convergere con urgenza sul giorno 16.
Lo sciopero viene preparato con la proclamazione immediata dello stato di agitazione a livello locale e nazionale, così articolato: nella settimana dal 5 al 10 novembre, in concomitanza con la discussione in Parlamento egli emendamenti al testo del decreto di stabilità, l'iniziativa di lotta "Profumo di didattica" che prevede assemblee dei lavoratori, con gli studenti, con i genitori, didattica alternativa e l'astensione da ogni attività aggiuntiva non obbligatoria, presidi ed iniziative locali. Queste iniziative vengono copromosse anche dall’ANIEF.
Stefano d'Errico
Segretario nazionale Unicobas