CONCORSO, GILDA IMPUGNA IL BANDO E RICORRE AL TAR DEL LAZIO
La Gilda degli Insegnanti impugna il bando e ricorre al Tar del Lazio per chiederne l’annullamento. Il sindacato porterà in tribunale la battaglia contro il concorso voluto dal ministero dell’Istruzione. La decisione di intraprendere le vie forensi è stata presa ieri dall’esecutivo nazionale della Federazione Gilda-Unams che ha dato mandato al suo ufficio legale di iniziare l’iter che tra 60 giorni approderà nelle aule del tribunale amministrativo del Lazio.
Lungo l’elenco di vistose violazioni di legge rilevate dalla Fgu e che ha fatto scattare il ricorso. Qualche esempio: l’attuale normativa fissa in tre anni la durata delle graduatorie mentre il bando emanato da viale Trastevere la riduce a due anni; la legge stabilisce che l’abilitazione all’insegnamento viene assegnata attraverso il concorso mentre secondo il bando il titolo può essere acquisito soltanto da chi prende il posto in cattedra. E ancora: per la legge la prova di inglese per la scuola primaria è facoltativa ma il bando di concorso appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale la rende obbligatoria.