CONCORSO, GILDA: PRIMA VOLTA CHE UN MINISTRO NON CONSULTA SINDACATI
“Non mettiamo in dubbio che il concorso sia una grande opportunità. Anzi siamo stati i primi a chiedere che fossero ristabiliti i criteri naturali di selezione della classe docente. Non è, insomma, il concorso in sé che osteggiamo ma questo in particolare”. Nel giorno della pubblicazione del bando in Gazzetta ufficiale, la Gilda degli insegnanti commenta così le parole pronunciate dal ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo.
“Mettere in piedi la macchina concorsuale, infatti – spiega il coordinatore nazionale del sindacato, Rino Di Meglio – senza aver prima affrontato i problemi di tutti coloro che sono già abilitati all’insegnamento, costituisce solo un grande spreco e mostra l’indifferenza ministeriale nei confronti dei precari”.
La Gilda, infine, ribadisce la sua contrarietà sul metodo seguito dal Miur fino a questo momento: “Mai, fino a ora – conclude Di Meglio – un ministro aveva fatto un passo così importante come quello di indire un concorso senza curarsi di consultare i sindacati e ascoltare il loro parere”.