Torino, nomine precari di sostegno: tutto va ben madama la marchesa
dopo una mattinata di attesa centinaia di colleghe e di colleghe si sono visti riconvocare mercoledì
Questa mattina presso l'Istituto Magistrale Berti di Torino avrebbero dovuto esservi le nomine dei precari abilitati su sostegno delle classi di concorso AD01 e AD02 mentre domani si svolgeranno, forse, quelle su AD03 e AD04.
Diciamo avrebbero perché è successo l'incredibile. Come è noto le nomine, a termini di legge, avrebbero dovuto svolgersi entro il 31 agosto ma, grazie alla straordinaria inefficienza del ministero, sono slittate a settembre con due conseguenze:
un serio danno economico per i colleghi precari tutti;
problemi economici per le scuole costrette ad anticipare ai precari il trattamento di fine rapporto (TFR).
A questo situazione indecente si sono aggiunti due seri problemi:
la nomina sugli stessi posti di un certo numero di insegnanti di ruolo in soprannumero e non specializzati (questione non nuova e che già l'anno scorso ha creato forti tensioni);
il fatto che ad oggi i colleghi precari di sostegno abilitati su altre materie non avevano il quadro dei posti disponibili in queste materie con l'effetto che sarebbero stati costretti o a scegliere sostegno rinunciando ad altre possibilità o ad esporsi, laddove non avessero scelto sostegno, a seri rischi.
Di fronte alle legittime proteste delle colleghe e dei colleghi il Direttore Scolastico provinciale Paola D'Alessandro ha:
1. dapprima, prospettato la possibilità di pigliare la nomina senza però prendere servizio entro 24 ore come prevede la legge in modo da poter scegliere sui posti sulle materie ordinarie
2. rendendosi conto del fatto che non è ipotizzabile che domani vi sia il quadro completo dei posti disponibili, spostato a mercoledì pomeriggio le operazioni. Centinaia di persone hanno, insomma, atteso un'intera mattinata per essere rispedite a casa in attesa della convocazione.
La CUB Scuola rileva che fatti del genere, al di là delle responsabilità e degli errori individuali, sono una riprova della situazione indecente nella quale si trova la scuola pubblica. Ferie non pagate, formazione prospettata e azzerata (TFA), ritardi incredibili nello svolgimento delle operazioni, mancanza di sicurezze e di trasparenza per i colleghi, per le famiglie, per gli studenti.
Mercoledì pomeriggio saremo ancora all'Istituto magistrale Berti al fine di garantire la regolarità delle operazioni e confermiamo per la sera dello stesso giorno la nostra presenza in piazza D'Armi alla Festa Democratica ove si troverà il Ministro Francesco Profumo al quale abbiamo già chiesto un incontro.
Per la CUB Scuola
Cosimo Scarinzi