Elezioni
Appello agli operatori della Scuola e dell’Università
Presentiamo il nostro programma!
La Scuola e l’Università negli ultimi anni hanno subito una serie di riforme e contro-riforme, imposte a colpi di maggioranza, senza ricevere risposte adeguate ai bisogni denunciati come TUTTOSCUOLA ha evidenziato nell’articolo dell’11 febbraio.
Qualità di servizi, risorse, formazione iniziale, valorizzazione della professione docente, bornout, edilizia scolastica, handicap, precariato, ricerca, aumento degli investimenti, autorevolezza dell'istituzione scuola sono soltanto alcuni dei temi che abbiamo cercato d’affrontare negli ultimi mesi in Parlamento, Convegni o Assemblee pubbliche come ampiamente documentato nei siti specialistici.
Basta osservare le consultazioni dei comunicati registrate sui siti di Edscuola, Orizzonte Scuola, Tecnica della Scuola nell’ultimo quadrimestre per comprendere la forza propulsiva, le idee innovative, lo spirito critico e propositivo che hanno animato e caratterizzato la nostra azione.
L’ANIEF ha sempre puntato sullo sviluppo della conoscenza per poter agganciare il Paese all’economia europea e mondiale. Oggi, con lo scioglimento delle Camere e l’indizione delle elezioni per il 13 aprile 2008, servono più che mai soluzioni condivise per motivare tutti gli operatori e rilanciare la qualità dell’istruzione e della ricerca.
Queste soluzioni possono, anzi, devono in verità venire da chi quotidianamente affronta i problemi evidenziati, lavora a stretto contatto con e per la conoscenza.
Per questa ragione, chiediamo a tutti gli operatori della Scuola e dell’Università un contributo sui temi evidenziati entro il 29 febbraio, da inviare al seguente indirizzo mail anief2003@libero.it con oggetto: Programma. Elezioni politiche 2008, recante al suo interno un abstract con i problemi e soluzioni.
La Presidenza curerà una sintesi degli interventi per elaborare un programma sulla Scuola e sull’Università che possa essere oggetto di discussione nella prossima campagna elettorale e nella sua elaborazione finale e condivisa possa essere recepito dal nuovo Governo e dal Parlamento della XVI Legislatura.