Docenti Sostegno: PROVE INVALSI 2012

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Docenti Sostegno: PROVE INVALSI 2012

Messaggiodi edscuola » 10 maggio 2012, 8:48

ALLA DIREZIONE INVALSI

e p.c. MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Dir. Gen. per lo studente, l'integrazione, la partecipazione e la comunicazione - G. BODA
Uff. VI - Immigrazione, orientamento e lotta all'abbandono scolastico - A. CUTOLO
Uff. VII - Disabilità - R. CIAMBRONE
ep.c UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE - EMILIA ROMAGNA
Uff-.V - Formazione ed aggiornamento del perso della sc.- Supporto all'autonomia did. - G.CERINI
Ufficio III - Diritto allo studio - Istruzione non statale - S. VERSARI
e p.c UFFICIO SCOLASTICO PROVINCIALE
Dr.ssa Maria Luisa Martinez
Dr. Raffaele Iosa
e p.c TUTTE LE SCUOLE DEL DISTRETTO
e p.c QUOTIDIANI E STAMPE LOCALI LOCALI
e p.c ASSOCIAZIONE ITALIANA PERSONE DOWN
HANDICAP E SCUOLA
FEDERAZIONE ASSOCIAZIONE DI DOCENTI PER L'INTEGRAZIONE SCOLASTICA
TRIBUNALE DEI DIRITTI DEI DISABILI
FAMIGLIE ITALIANE ASSOCIATE PER LA DIFESA DEI DIRITTI DEGLI AUDIOLESI
ENTE NAZIONALE SORDI
FEDERAZIONE NAZIONALE SORDI
ASSOCIAZIONE ITALIANA DISLESSIA
CRESCERE INSIEME - ONLUS
UNIONE ITALIANA DEI CIECHI E DEGLI IPOVEDENTI - ONLUS
ASSOCIAZIONE NAZIONALE GENITORI DI SOGGETTI AUTISTICI
ASSOCIAZIONE GENITORI RAGAZZI NON VEDENTI E IPOVEDENTI
ANFFAS
FORUM DELLE COMUNITÀ STRANIERE IN ITALIA
CASA DELLE CULTURE - RAVENNA
IL NOSTRO PIANETA

OGGETTO: PROVE INVALSI 2012

Il gruppo dei docenti di sostegno del Liceo "Nervi -Severini" di Ravenna, dichiara la loro posizione rispetto alla somministrazione delle prove nazionali INVALSI.
Molti colleghi sono contrari alla prova in oggetto in quanto risulta particolarmente oneroso, oltre che insulso, correggerne gli elaborati. Oneroso e insulso semplicemente perché le prove sono strutturate in modo tale che un qualsiasi lettore ottico potrebbe fare il lavoro di correzione più rapidamente e meglio. Ma perché quando si ha a disposizione della manovalanza a costo zero?
Noi però partiamo da molto più lontano. Partiamo dalla legge sull'integrazione scolastica della quale, in Europa, siamo genitori unici. Di questa legge si può dire che è male attuata, che è un'utopia, che esiste solo a livello teorico date le·· scarse risorse disponibili che ne rendono difficoltosa l'applicazione, ma i principi ispiratori sono ancora, nonostante l'età, validissimi, efficaci, estremamente innovativi.

I principi ispiratori dell'INVALSI invece sono opposti a quelli sull'integrazione.
L'anno scorso le indicazioni per lo svolgimento delle prove da parte di alunni con una certificazione erano alquanto scarse e contraddittorie. Quest'anno, con l'emanazione della "Nota per lo svolgimento delle prove per gli allievi con bisogni educativi speciali", è chiaro come vengano ignorati almeno vent'anni di inserimento di alunni portatori di disabilità nella scuola superiore. Ci si dimentica che abbiamo una legge sull'integrazione che porta avanti l'idea della diversità come arricchimento e non come vergogna.
Nella Nota, con il codice 5 si riuniscono gli "Allievi con altri bisogni educativi speciali". E' un gruppo difficilmente identificabile nel quale si cerca di far ricadere tutto quello che manca. Non è stato previsto il gruppo degli alunni con disabilità uditiva che necessitano, almeno, di istruzioni semplici e scritte. Non ci sono neppure gli alunni stranieri che non hanno ancora raggiunto un sufficiente livello di L2. Eppure la legislazione italiana ha previsto l'individualizzazione degli interventi didattici per gli alunni stranieri fin dal 1999.
Si parla di allontanamento degli alunni "che possono dare fastidio" o che "possono disturbare il lavoro degli altri" naturalmente lasciando il compito di "individuare i soggetti" e/o consigliare ai genitori di tenerli a casa al dirigente scolastico.
Tutto ciò in nome di cosa? Dell'individuazione delle conoscenze e dei saperi che ragazzi di razza pura hanno appreso. Appreso da quegli stessi docenti che, contrariamente al giorno dell'intoccabile prova, hanno dovuto impartire i loro insegnamenti tenendosi in classe alunni con i più svariati disturbi, con le problematiche più singolari ed i comportamenti più bizzarri, spesso senza docenti di sostegno, ed inoltre integrarli, interessarli, incuriosirli e determinare il loro apprendimento.
Alcuni credono nel fatto che l'INVALSI abbia come unico scopo quello di raccogliere dati ed elaborare statistiche. Non sarà invece, come da più parti si vocifera, che si voglia fare una graduatoria di merito delle scuole "virtuose" e di quelle meno virtuose? E non sarà che questa virtù passa per la "non accoglienza della diversità" in tutte le sue espressioni? E non sarà che in questo principio non si tiene conto di un fattore fondamentale, che qualsiasi neo docente conosce, che sono i livelli di partenza? Quelli secondo i quali le scuole situate in luoghi particolarmente degradati e rischiosi otterranno in termini di contenuti, ma non di importanza, risultati sicuramente inferiori alle scuole situate in realtà più evolute.
La Scuola deve essere il luogo dove ci si confronta e dove tutti, ognuno portatore della sua diversità, apportano un contributo secondo le proprie capacità. In questo modo si costruiscono le basi per un'educazione fondata sui principi di uguaglianza presenti nella nostra Costituzione.
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