SCUOLA, GILDA CHIUDE CAMPAGNA RSU: ORA BATTAGLIA SU TRASPARENZA NEGATA
Con oltre 50mila iscritti e forti di ben 3mila 700 liste, la Gilda degli Insegnanti chiude la sua campagna elettorale per le Rsu e lo fa al teatro Quirino di Roma, davanti alla platea di insegnanti giunti da tutta Italia per la giornata di sciopero nazionale indetta dal sindacato.
Dal palco, dopo il momento musicale affidato alle note della band Emporium live music e la satira arguta del comico Andrea Rivera, il coordinatore nazionale della Gilda, Rino Di Meglio, ha evidenziato, però, i tutti i limiti delle Rappresentanze sindacali unitarie nel mondo della scuola: “Siamo stufi delle Rsu e non perché abbiamo un problema di rappresentatività, come dimostrano le quasi 4mila liste presentate. Ma non si possono continuare a ignorare i problemi che comportano tali elezioni”.
Secondo Di Meglio, infatti, “le Rsu non hanno niente a che fare con la scuola, luogo di formazione e cultura. Senza contare che queste elezioni, sulle quali si misurano permessi e distacchi, hanno effetti di diritto pubblico non trascurabili – Non solo, ma – ha aggiunto il sindacalista – si tratta di consultazioni viziate perché in capo agli stessi sindacati. Un po’ come se le elezioni politiche fossero affidate ai partiti anziché al ministero dell’Interno”.
Tuttavia, è soprattutto la scarsa trasparenza nel mondo sindacale il bersaglio contro cui si scaglia con forza il coordinatore nazionale della Gilda: “L’Aran ma anche Cgil, Cisl e Uil hanno rifiutato il controllo sui dati delle singole sigle sindacali. Contro questo diritto negato – ha concluso Di Meglio – promettiamo battaglia. Faremo una protesta politica forte e, poi, se necessario, passeremo alle vie giudiziarie”.