di edscuola » 23 febbraio 2012, 7:50
Gruppo di lavoro Secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione
SEMINARIO NAZIONALE
La scuola superiore dopo il riordino
16 febbraio 2012 – IPSSAR “Cornaro” – Jesolo (Ve)
Come è cambiata la scuola superiore
italiana dopo il riordino introdotto con i
Regolamenti del 15 marzo 2010? E’ stata
avviata la riforma “epocale” che aveva
promesso il Ministro dell’epoca? Sono state
efficaci le misure di accompagnamento
ipotizzate dal MIUR con la Circ. n. 76 del
30.10.2010 e attuate dagli Uffici Scolastici
Regionali? Se ne è discusso a Jesolo nel
Seminario nazionale che l’ANDIS ha voluto
dedicare al riordino della scuola superiore,
all’interno dell’iniziativa DUE GIORNI PER
LA SCUOLA tenutasi nei giorni 16 e 17
febbraio 2012. Dopo il saluto del Vice
Presidente nazionale Michele Giammatteo,
il responsabile del
settore Scuola
superiore del Direttivo
nazionale Paolino
Marotta ha
presentato l’inda gine
sullo stato di
attuazione del riordino
della secondaria superiore
avviata da due
settimane all’interno
della rete associativa.
Il questionario di monitoraggio, con il quale
i Referenti regionali per la Scuola superiore
stanno raccogliendo in tutta Italia dati sullo
stato di attuazione delle misure di
accompagnamento al riordino, intende
esplorare in particolare – ha chiarito
Marotta - se i Dirigenti scolastici
considerano efficace l’azione di promozione,
sostegno, monitoraggio, controllo e verifica
messa in campo dagli Uffici Scolastici
Regionali.
I piani di azione regionali, licenziati all’inizio
dell’a.s. 2010-2011 su indicazione della
C.M.76, avrebbero dovuto:
1. informare ed accompagnare le istituzioni
scolastiche nel processo attuativo dei nuovi
ordinamenti;
2. stimolare il dialogo e il confronto,
attivare processi di ricerca e di
monitoraggio, supportare la formazione a
sostegno dell’innovazione;
3. prevedere azioni di collaborazione con
Regione, Province, Enti locali, Università,
Associazioni disciplinari ed Ordini
professionali e Agenzie specializzate.
I primi dati provenienti da tutti i territori
regionali – ha aggiunto Marotta –
delineano alcune tendenze di fondo:
1. Gli organismi previsti dalla C.M. 76 sono stati
formalmente costituiti in tutte le regioni
2. Le Conferenze di servizio non sono risultate
particolarmente efficaci ed hanno riguardato
solo aspetti generali del nuovo ordinamento
3. Più utili sono apparsi gli incontri di
formazione a livello provinciale/locale su temi
specifici (didattica e valutazione per
competenze, orientamento, didattica
laboratoriale, analisi delle I.N. e delle L.G.)
4. In genere in ciascuna
provincia si sono
costituite piccole reti
di scuole, che hanno
avviato il confronto
sui temi innovativi
promossi dal riordino,
elaborando nel
contempo progetti
inviati all’ANSAS
per il finanziamento.
5. Il giudizio sintetico sull’efficacia delle azioni
sviluppate dall’Amm.ne in linea di massima
non è positivo. Più utili sono considerate le
azioni promosse dalle scuole singole o
associate in rete.
6. I Dipartimenti risultano formalmente istituiti
nella maggior parte dei casi, ma incontrano
difficoltà nel superamento della tradizionale
struttura disciplinare e nell’individuazione
concreti percorsi fondati su progetti e compiti
di realtà.
7. Il processo di costruzione del Comitato
Tecnico-scientifico risulta avviato soprattutto
negli istituti tecnici e professionali ma
raramente con delibere formalizzate di
costituzione paritetica. Si affaccia
positivamente l’ipotesi di CTS territoriali, con
la partecipazione dell’associazionismo
imprenditoriale e degli Enti Locali.
8. Tutte le risposte riferiscono di una forte
ambivalenza nell’atteggiamento dei docenti
nei confronti dell’innovazione. Da un lato,
una diffusa consapevolezza della necessità del
cambiamento, dall’altra scetticismo e
resistenza passiva nei confronti di proposte
per le quali non si sentono preparati. La
possibilità di uscire positivamente da questa
situazione sta, a parere dei dirigenti, in un
capillare piano di formazione in servizio e
nello sviluppo di adeguati riconoscimenti
economici e di carriera collegati con
meccanismi efficaci di valutazione.
9. Un ruolo fondamentale per l’implementazione
dei processi innovativi è esercitato dal
Dirigente Scolastico, dalla sua capacità di
guidare con passione e autorevolezza culturale
la comunità scolastica, nell’interfacciarsi
quale “uomo dei confini” con i contesti
circostanti.
10. L’associazionismo svolge un ruolo essenziale
in tutte le riforme, perché consente di alzare lo
sguardo e di uscire da posizioni
individualistiche. L’ANDIS, in particolare,
per tradizione sa sviluppare una tensione
culturale intorno ai problemi della scuola e sa
promuovere il più ampio confronto tra i
dirigenti di
tutte le
tipologie di
scuole. Deve
perciò
rivendicare
nel rapporto
con
l’Amm.ne
una interlocuzione privilegiata che può
mettere a disposizione del Paese le
competenze e l’esperienza professionale dei
dirigenti scolastici.
Sono seguiti, poi, i contributi qualificati dei
relatori, esperti di politiche formative:
Il dirigente tecnico Mauri- zio Tiriticco ha
svolto una relazione dal titolo Quale asse
culturale per un mondo che cambia?
Riordino o processo di riforma?
Cinzia Mion membro del Consiglio
Nazionale ANDIS, ha trattato il tema:
L’impianto costruttivista delle Linee guida
dell’istruzione tecnica e professionale.
Beppe Bagni, Presidente Nazionale CIDI,
ha sviluppato una riflessione sul tema:
Un'istruzione superiore ferma in un mondo
che corre.
Graziella Carnazzola,
presidente della sezione
di Sondrio e membro del
Consiglio Nazionale
ANDIS, ha presentato
un quadro delle azioni
concrete che possono
essere messe in campo
dal Dirigente Scolastico
per avviare il cambiamento
sul piano organizzativo e didattico.
Vincenzo Petrosino, membro del Direttivo
Nazionale ANDIS, ha presentato le
problematiche aperte nel
settore dell’istruzione e
della formazione
professionale, forse il
settore più concretamente
investito dai
processi di riforma e
dalle norme di attuazione
del Titolo V della
Costituzione. Si tratta
sicuramente della fascia in cui più forti sono
i condizionamenti delle politiche territoriali
delle Regioni e, d’altra parte, quella in cui le
indicazioni fortemente innovative delle
Linee-guida si scontrano con la riduzione
delle risorse orarie e professionali dei
laboratori.
(Questi interventi vengono pubblicati integralmente).
Pasquale D’Avolio,
presidente regionale
del Friuli, ha quindi
svolto alcune
riflessioni sulle
Indicazioni nazionali
dei licei, mettendone
in rilevo l’impianto
sostanzialmente tradi
zionale a causa del
mancato rapporto
con il mondo delle professioni e del lavoro.
Si è quindi svolto un breve ma
appassionato dibattito, nel corso del quale
si sono affrontati i temi fondamentali della
didattica per l’acquisizione delle
competenze, della padronanza dei nodi
fondamentali delle discipline e del rapporto
tra teoria e prassi.
Il Convegno è stato concluso dal Presidente
del Consiglio
Nazio-nale dell’
ANDIS Aldo
Tropea che ha
posto in rilievo il
ruolo fondamentale
che ha il
mondo delle associazioni
nel suo
complesso e quello
dei dirigenti scolastici
in particolare
nella ricostituzione di un’alleanza con
l ‘ utenza e con l’ opinione pubblica senza
della quale non sarà possibile recuperare
l’idea dell’investimento in formazione come
leva centrale per lo sviluppo sia della
competitività del sistema paese, sia della
cittadinanza attiva.
Anche delle conclusioni è disponibile la
presentazione.
Il lavoro è solo all’inizio, l’indagine prosegue
con il coinvolgimento del maggior numero
possibile di dirigenti scolastici. L’ANDIS
terrà attivo un osservatorio sul riordino
della scuola superiore grazie alla rete dei
referenti regionali ai quali tutti i colleghi
interessati possono riferirsi:
Coordinatore naz.le Marotta Paolino
Basilicata Giammatteo Michele
Calabria Cotroneo Claudia
Campania Stio Renzo
Emilia Francucci Alessandra
Friuli D'Avolio Pasquale
Lazio Gaddi Maria Patrizia
Lombardia Carnazzola Maria Grazia
Molise Silvestre Eugenio
Piemonte Fava Stefano
Puglia Mininno Salvatore
Sardegna Pibiri Giorgio
Sicilia Cavadi Giorgio
Toscana Rutigliano Luciano
Umbria Vaccari Valeria
Veneto Dariol Marisa
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a cura di Paolino Marotta