Sciopero: Anief aderisce all’astensione dei lavoratori proclamata per il 27 gennaio.
Contro le recenti norme che obbligano al ricollocamento forzato in altro ramo dell’amministrazione, alla cassa-integrazione (80% dello stipendio per due anni) e al licenziamento dei soprannumerari e dei non-idonei, e contro l’ipotesi di ulteriori 100.000 posti da tagliare nella scuola.
Pur avendo proclamato già uno sciopero per il 3 marzo prossimo, riteniamo che i recenti provvedimenti approvati e lo stato avanzato delle ipotesi su riduzione del percorso scolastico degli alunni da 13 a 12 anni, abolizione del valore legale del titolo di studio, riconversione improvvisata del personale in esubero su sostegno, siano frutto di un’unica volontà tesa a ottenere nella Scuola, nei prossimi sei mesi, la cancellazione degli stessi posti di lavoro evaporati negli ultimi tre anni. Non è un caso se la legge 111/11 ha cancellato in soli due mesi lo stesso numero di presidenze che la legge 133/08 aveva attuato in un triennio, prevedendo l’accorpamento di più di 2.000 istituzioni scolastiche; e non è un caso se in tema di riforma del mercato del lavoro, si comincia a ritenere legittimo il licenziamento senza giusta causa quando due imprese si fondono realizzando economia di spesa (proprio quando la scuola è intesa sempre più come un’impresa). E proprio un’altra legge, la n. 183/11 ha introdotto nel pubblico impiego la cassa-integrazione e il licenziamento che prima colpivano soltanto il settore privato, facendo si che dal prossimo 1 settembre - se è vero che devono essere tagliati altri 300.000 nella pubblica amministrazione - avremo intorno a 40.000 sovrannumerari nella scuola, un numero tre volte più grande di quello attuale, che rischiano il licenziamento prima ancora di maturare i diritti per andare in pensione.
Ogni nuova ipotesi di riforma, purtroppo, ha il solo obiettivo di cancellare i posti di lavoro attuali, senza che i vecchi sindacati tradizionali informino i lavoratori, organizzino scioperi o ricorsi, gli stessi che oggi non hanno pudore nel richiedere ancora fiducia ai lavoratori alle prossime elezioni RSU.
Contro questa miope politica dei tagli, priva degli investimenti necessari per salvaguardare e rilanciare il welfare, attuata con il consenso delle organizzazioni sindacali più rappresentative, si deve scioperare in modo unitario per lanciare un chiaro messaggio di protesta. Per tali ragioni, Anief aderisce allo sciopero del 27 gennaio 2012, proclamato da Usb, Slai-Cobas, Cib-Unicobas, Snater, Usi, Sicobas.
Ma la tua partecipazione non si può ridurre alla sola astensione dal lavoro. Per evitare di ricorrere nei tribunali per ottenere giustizia hai la possibilità, vista l’attuale campagna di elezioni RSU che deciderà chi siederà al tavolo delle trattative per il prossimo triennio, di mandare a casa l’attuale casta sindacale, di candidarti tu stesso nelle liste Anief della tua scuola per rappresentare la tua categoria. I tempi sono prossimi alla scadenza: invia una mail a rsu@anief.net e dai forza al giovane sindacato che in questi tre anni è riuscito a ottenere la fiducia di migliaia di colleghi.