Concorso dirigenti: sono 38 le risposte errate alle domande somministrate nella prova pre-selettiva.
Questo è il risultato dello studio commissionato agli esperti dall’Anief. Il sindacato chiederà al Tar Lazio di ammettere alle prove scritte i ricorrenti esclusi dagli elenchi degli idonei. Considerati i ritardi di Formez nella pubblicazione per alcune regioni, prorogati al 28 ottobre i termini di adesione al ricorso secondo le nuove istruzioni.
Ad essere bocciato, questa volta è il Miur che ha sbagliato a dare le risposte a 38 quesiti su 100, non certo i candidati che hanno partecipato alla prova pre-selettiva – così commenta Marcello Pacifico, presidente dell’Anief. Per non parlare del tempo rubato per sfogliare un librone non previsto dal bando di concorso o dei quiz eliminati dalla batteria a pochi giorni dal concorso.
Il 12 ottobre scorso, il Miur aveva sorteggiato le 100 domande che avrebbero dovuto prevedere una sola risposta esatta, tra le 5.000 selezionate come previsto dal c. 8, art. 8 del decreto del 13 luglio scorso. La pubblicazione delle domande era avvenuta il 1 settembre 2011 secondo l’avviso pubblico previsto dallo stesso bando di concorso, mentre il 5 ottobre erano state eliminate, con successivo avviso, almeno 900 domande considerate errate o ambigue dagli esperti incaricati dal Miur di segnalare con urgenza in pochissimi giorni i quesiti non proponibili. Ora, l’Anief, mentre non è ancora completata la pubblicazione di tutti gli elenchi degli idonei e le relative procedure di ricorso al tribunale amministrativo, grazie al supporto dei propri esperti formatori, può dimostrare ai giudici che le domande somministrate il giorno della prova non sono state idonee a selezionare i candidati come previsto dai requisiti del bando. Almeno 38 domande su 100, infatti, sono da considerare nulle perché alla luce della normativa vigente sbagliate nella risposta (4) o prevedono più risposte esatte tra quelle indicate (18), o ancora perché sono mal formulate o presentano nella risposta un distrattore che ha l’unico scopo di confondere il candidato senza soddisfare in maniera completa la richiesta della domanda (16). In questi casi le domande fanno riferimento a documenti di una certa complessità dai quali la conoscenza del problema si ricava dalla lettura complessiva di una direttiva o di una norma. Per questo la risposta anche se articolata con termini non uguali a quelli usati nella prova, può risultare esatta. E considerato che la soglia minima per accedere alla fase successiva é la risposta corretta ad almeno 80 domande (c. 12, art. 8), è evidente come i candidati, in grado di dimostrare ai giudici l’interesse a ricorrere avverso la procedura pre-selettiva, abbiano il diritto di richiedere l’ammissione alle successive prove scritte.
Visti i risultati dello studio commissionato e la mancata pubblicazione ancora di alcuni elenchi regionali degli idonei, considerato, comunque, che le prove scritte devono avvenire il mese successivo alla pubblicazione degli stessi, Anief annuncia che depositerà i ricorsi per i restanti candidati non ammessi alla fase pre-selettiva entro il 26 ottobre e che proroga inderogabilmente al 28 ottobre prossimo i termini di adesione al ricorso per i candidati che hanno sostenuto la prova pre-selettiva ma non risultano nel rispettivo elenco regionale degli idonei, al fine di una tempestiva notifica. L’elenco delle sedi e dei luoghi dove recarsi dal 26 al 28 per dare il mandato ai legali e presentare la documentazione necessaria per ricorrere sarà aggiornato entro la giornata di martedì 25. Anief ha posto questi ristretti termini di proroga, visti i tempi tecnici necessari per richiedere ai giudici del Tar Lazio la calendarizzazione di una Camera di Consiglio in tempo utile per discutere la richiesta di ammissione alle prove scritte prima dell’espletamento delle stesse.
Considerato anche il successo formativo ottenuto da diversi candidati che hanno partecipato alle prove di simulata attivate dagli esperti dell’Anief nel mese di luglio per la prova pre-selettiva, Anief ha attivato anche il corso di preparazione residenziale alle prove scritte. L’adesione al corso di formazione è facoltativa e non vincolante per i candidati che hanno aderito al ricorso al Tar Lazio ma vuole essere uno strumento ulteriore messo in campo per gli iscritti. Il sindacato, infatti, ha interesse a formare nel modo migliore i futuri aspiranti dirigenti, al di là dei ricorsi.