FISH: Calderoli, prendere i soldi alle vedove e ai disabili

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FISH: Calderoli, prendere i soldi alle vedove e ai disabili

Messaggiodi edscuola » 27 agosto 2011, 9:16

Calderoli: prendere i soldi alle vedove e ai disabili

Il Ministro Calderoli, portabandiera della Lega nelle serrate trattative di rielaborazione della Manovra-Bis, è uscito allo scoperto, rivelando i due nuovi bersagli per fare cassa: le indennità di accompagnamento e le pensioni di reversibilità.
Il Ministro ha dichiarato che sulle pensioni la trattativa fra Pdl e Lega c’è già stata ed è stata sottoscritta nel decreto del Governo che deve restare immutato: “bisogna invece andare ad interessarsi delle pensioni di chi non ha mai lavorato. Penso, ad esempio, a chi ha pensioni di reversibilità eccessivamente alte e a chi prende accompagnamenti, che oggi vengono dati indistintamente a tutti, senza che vi siano limiti legati al proprio reddito.”
Pur di non cedere sulle pensioni, sulla lotta all’evasione fiscale, sulla tassazione sui grandi patrimoni, la Lega se la prende con le vedove e con le persone con grave disabilità.
La pensione di reversibilità è una prestazione previdenziale, riconosciuta ai superstiti dei lavoratori a determinate situazioni, già restrittive. Fra i beneficiari ci sono anche i figli inabili non in grado di lavorare e mantenersi da soli dopo la morte dei genitori.
“Quanto meno singolare – commenta Pietro Barbieri, presidente della FISH – che i ‘diritti acquisiti’ vengano tirati in ballo solo per i vitalizi degli ex parlamentari e non valgano per gli altri Cittadini.”
La FISH giudica pesantemente anche lo stigma – l’ennesimo – verso chi “non ha mai lavorato”. Si dimentica che il lavoro è anche un diritto, troppo spesso precluso alle donne madri e mogli o alle persone con disabilità.
Ma il bersaglio grosso è sicuramente l’indennità di accompagnamento: per l’ennesima volta si propone di legarne l’erogazione al reddito, dimenticando che si tratta dell’unica prestazione (450 euro al mese) riconosciuta alle persone con gravissima disabilità. Limitarla significa colpire direttamente le persone e le loro famiglie a cui lo Stato non riconosce altri supporti economici e materiali.
“Contro queste sciagurate ipotesi, che ci auguriamo non trovino sponda in altri, ci batteremo con ogni mezzo, strumento – dichiara Barbieri – e assieme a tutti i soggetti dell’impegno civile. Abbiamo una nostra convinzione sulle politiche sociali in questo Paese che è diametralmente opposta a chi pensa alle persone disabili, anziane e povere solo come un peso per la competizione e per certo efficientismo.”
La FISH, nel suo comunicato di ieri, aveva chiesto che la Manovra non prevedesse solo misure per “fare cassa”, ma anche stanziamenti specifici per rilanciare le politiche sociali nel nostro Paese. Dichiarazioni come quelle di Calderoli alzano la temperatura del confronto fra Governo e associazioni delle persone con disabilità.

25 agosto 2011
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Manovra: trovare oggi le risorse per l’assistenza!

Messaggiodi edscuola » 27 agosto 2011, 9:17

Manovra: trovare oggi le risorse per l’assistenza!

24 agosto 2011

In questo Paese ci si sta accapigliando per ripianare il debito pubblico, ipotizzando, di ora in ora, le più disparate soluzioni, alcune apparentemente eque, altre insostenibili moralmente o praticamente. Si vogliono rassicurare i mercati, la Banca Centrale Europea, gli interessi “forti”.

È invece pressoché totale la disattenzione verso le politiche di sviluppo e le politiche di sostegno alle famiglie e alle fasce più a rischio di esclusione sociale. Sembra vi sia più interesse a salvaguardare i grandi patrimoni, i redditi e le pensioni elevati che a garantire ammortizzatori sociali per chi la crisi la sente già in modo assai grave.

La spesa sociale, addirittura, appare come un bacino da cui attingere per sanare il disavanzo. I tagli agli enti locali avranno quell’effetto, un effetto aggiuntivo a quello già prodotto dalle analoghe e pesanti decurtazioni approvate nelle ultime leggi di stabilità.

Non c’è nessuna traccia nelle proposte di modifica alla Manovra – la seconda in un mese – di misure per reperire e garantire fondi per i non autosufficienti, per le famiglie, per i nuclei a rischio di povertà, per l’inclusione sociale.

E intanto si prepara, per completare la manovra di luglio, una riforma assistenziale perfettamente in linea con un pensiero prevalente: la spesa sociale è improduttiva, come sono un gravame – secondo alcuni – le persone con disabilità e le provvidenze loro corrisposte. Una spesa che va tagliata, e le cui competenze vanno affidate alla carità e alla filantropia. Nessun intento di miglioramento qualitativo delle prestazioni, ma solo la volontà di “salvaguardare i saldi”: 4 miliardi nel 2012 e 20 nel 2013 sono da prendere da questo comparto.

La Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap, con estrema fermezza, denuncia la disattenzione generale verso le politiche sociali, che forse non saranno richieste dalla BCE, ma sono sicuramente sancite dall’Unione Europea. Si pone poi in allarme per l’imminenza della discussione della delega al Governo per la riforma assistenziale (esiste già il progetto di legge depositato alla Camera) che non può che essere, con queste premesse, negativa per le famiglie italiane.

“Nell’Italia di domani le migliori idee non avranno fiato e il fiato verrà tolto alle migliori idee. – annota Pietro Barbieri, Presidente della FISH – Giustizia sociale, equità, diritti non avranno più cittadinanza senza le premesse di cui hanno necessità per sussistere. Le risorse per scongiurare la riforma taglia-assistenza vanno trovate oggi. Assieme a quelle necessarie a tranquillizzare la BCE, si trovino anche quelle per ‘tranquillizzare’ noi.”

La sfida che la FISH lancia è, quindi, molto elevata, ma raccoglie i consensi di moltissime persone e associazioni che già si mobilitano in questa direzione per una battaglia da cui dipende la stessa sopravvivenza di servizi essenziali alla persona. “Una mobilitazione nazionale è già stata deliberata. – conferma Barbieri – Stiamo individuando le date e i modi per renderla più efficace. Nel frattempo non abbandoniamo il dialogo e il confronto.”

E la mobilitazione territoriale inizierà il 31 agosto con una manifestazione a Pescara, con l’eloquente slogan “Attenti a metterci con le spalle al muro!” con cui le associazioni abruzzesi chiederanno il confronto con gli amministratori regionali, i parlamentari e il prefetto.
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