A.Ge.: grave la decisione dell’Agcom

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A.Ge.: grave la decisione dell’Agcom

Messaggiodi edscuola » 6 agosto 2011, 11:07

Age: grave la decisione dell’Agcom di parificare i film vietati ai minori di 14 anni a quelli “nocivi”

L’effetto? Si indebolisce ulteriormente il già insufficiente sistema di tutela e le famiglie vengono lasciate sole a tutelare i minori anche nelle fasce protette, in aperto contrasto con le direttive comunitarie. Per l’Associazione italiana genitori è l’ennesimo attacco di un’estate sorprendente


Viva preoccupazione per le nuove norme che indeboliscono ulteriormente il già insufficiente sistema di tutela dei minori nelle trasmissioni televisive. È questa la reazione dell’Associazione italiana genitori (Age) di fronte ai recenti provvedimenti dell’Agcom, l’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni, che con la Comunicazione del 22/07/2011 parifica i film vietati ai minori di 14 anni a quelli semplicemente “nocivi”, consentendone la trasmissione anche nelle fasce orarie “per tutti” purché con l’utilizzo del parental control (presenza del genitore).

L’Age, per bocca del suo presidente nazionale Davide Guarneri, rileva che «di fatto toccherà solo alle famiglie il compito di tutelare i minori anche nelle fasce orarie “protette” in aperto contrasto con le direttive comunitarie». Guarneri fa proprie le posizioni del Comitato Media e Minori, che considera grave questa situazione che privilegia il mercato cinematografico e televisivo a scapito degli interessi dei bambini e degli adolescenti. E sottoscrive la lettera che il presidente dello stesso Comitato, Franco Mugerli, ha inviato al ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, in cui ribadisce che «il Comitato ha più volte richiamato Governo e Parlamento sul fatto che la tutela dei minori nella programmazione televisiva è ulteriormente disattesa dalla deroga introdotta dalla legge italiana alla direttiva europea. Infatti - prosegue la lettera di Mugerli - la normativa italiana, in contrasto con la direttiva 2010/13/UE, consente trasmissioni gravemente nocive per i minori (pornografia e violenza efferata) solo in orario notturno sulle televisioni a pagamento con un sistema specifico e selettivo». La stessa Commissione europea – fa notare l’Age - ha già chiesto alle autorità italiane se e come sarà assicurato che in Italia le trasmissioni televisive contenenti programmi che possono nuocere gravemente ai minori non saranno comunque diffuse.

«Il pluralismo dell’informazione e la tutela dei minori sono due indicatori di civiltà e di stabilità culturale – afferma il presidente Age -: è preoccupante che le istituzioni da un lato parlino di emergenza educativa, dall’altra ignorino e persino promuovano le condizioni che contribuiscono a produrla lasciando sola la famiglia nel complesso compito educativo della formazione valoriale delle nuove generazioni».

«È un’estate che davvero ci sorprende per il lungo elenco di attacchi ripetuti ai minori e alle famiglie: trasmissioni trash, limitazione delle tutele, gioco libero on line, videogiochi violenti e persino sull’eutanasia: fino a quando dovremo subire? - conclude Davide Guarneri - Fino a quando il nostro Paese penserà che i bambini sono un patrimonio da promuovere e tutelare, non un interesse specifico e settoriale dei genitori?».
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