DOCUMENTO DELLE OO.SS. UIL SCUOLA E UGL SCUOLA INDIRIZZATO AL SIG. PRESIDENTE DELLA REGIONE SICILIANA A CONCLUSIONE DELLO SCIOPERO REGIONALE DEI LAVORATORI DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE DEL 28 APRILE 2OI1.
La proposta di * riorganizzazione del sistema Formazione Professionale nella Regione Sicilia",
apprezzata positivamente dalla Giunta Regionale con Deliberazione n.350 del 4-10-2010 è, frutto di
un intenso percorso di contrattazione tra I'Assessore regionale dell'Istruzione e della Formazione
Professionale, le OO.SS. e le associazioni degli Enti firmatarie di contratto in coerenza con la
normativa regionale di settore.
A seguito di tale atto di indirizzo, I'assessorato competente, con awiso pubblico n.29 del
22-12-2010 ha emanato le " direttive per la programmazione e presentazione delle proposte
formative a valere del PROF 2011". Successivamente la Commissione regionale per I'Impiego, ha
approvato PROF 201I prowisorio per complessive 1.923.000 ore di formazione per un costo
complessivod i circa2 61.000.000,0 di euro.
L'Amministrazione regionale dopo l'approvazione del PROF 2011 prowisorio ritirava l'avviso
n.312011, per sostituirlo con l'awiso 5/2011. In quest'ultimo awiso si palesano già alcune
incongruenze rispetto al contenuto della delibera n.350 della Giunta regionale relativamente a:
1- il "parametro unico" ora./corso omnicomprensivo dei costi delle sedi di coordinamento
regionali e degli allievi. Tali costi nella richiamata delibera n.350 restavano correttamente
distinti. Successivamentein, seded i Commissione regionale per I'Impiego del 21-03-2011,
alcuni componenti della CRI facevano rilevare in verbale I'incongruenza tra quanto
contenuto nella Delibera n.350 , I'awiso pubblico n. 29 ( dove il punto 3 è stato
integralmente riportato), e l'avviso 5-1-2011. Precisamente, nel corso dei lavori fu rilevata lo
stravolgimento da parte dell'Assessorato di quanto deliberato dalla Giunta su proposta
dello stesso"e gli atti successivamentea dottati. Altresì, fu rivolto I'invito a rendere coerenti
gli atti e i provvedimenti adottati e da adottare per il PROF 2011 all'atto di indirizzo della
Giunta.
2- Tale stravolgimento e' comprovato dal fatto che il dirigente generale, che presiedeva la CRI,
al punto 4 dell'ordine del giorno della seduta introduceva testualmente "modifica della
deliberazione 350..."; comportando in tal modo una discrasia tra quanto determinato in sede
di contrattazione precedente e soprattutto contravvenendo a tutti gli elementi di tutela che
dalla normativa di settore sono previsti.
3- Anche per tale motivazione le scriventi OO.SS. non potevano procedere alla sottoscrizione
dell'accordo relativo alla "buona formazione", atteso chè I'amministrazionen non precisava i
meccanismi di applicazione introdotti da elementi che in precedenza non erano contemplati
nella determinazione dell'atto deliberativo di giunta piu' volte richiamato.
4- Ad aggravare lo stato di incertezza per I'avvio dei corsi , in linea con la normativa di settore,
intervenivanod ue ulteriori fattori: 1) la proposta dell'assessorato di un PROF con il70%
delle ore privo di costo e 2) il "congelamento delle attivita' di taluni Enti di formazione,
senza che in alcun modo venisse specificata la modalita' di tutela per i lavoratori prevista
per legge.
ll 12-04-2011 le scriventi OO.SS. inoltrarono una richiesta al Presidente della Regione al fine di
bloccare eventuali decisioni non condivise con riferimento al cosiddetto "Accordo quadro sulla
buona formazione" non sottoscritto dalla UIL Scuola e dall'UGL Scuola e da alcuni Enti di
formazione.
Il 13-04-2011 nel corso dell'incontro con il Presidentele scriventi OO.SS. rappresentavano i punti
critici sui quali si è registrato il massimo dissenso con l'Assessore regionale all'Istruzione e F.P. e il
dirigente Generale al ramo.
In ordine all'approvazione del PROF 2011 ed agli effetti che provocherà in termini di impatto
sociale e occupazionale si osserva quanto segue:
a) l'applicazione del parametro unico omnicomprensivo, determinerà un esubero di circa 650
lavoratori, e una conseguente possibilità di assunzione di 580 per effetto dello spostamento
di circa 17 milioni di euro da Enti sopraparametratvi erso enti sottoparametrati;
b) la fissazione del parametro a I35 ora./corso non è stata preceduta da una dettagliata e
preventiva analisi dei costi come espressamentper evistadalla Delibera n.350 ne sono stati
individuati preventivamente, correttivi ai fini delle gararvie occupazionali previste dalle
vigenti normative;
c) si rileva il mancato rispetto del punto 10 della Delibera n.350 che integra la violazione
dell'art.2 della l.r. 1-09-1993 n, .25 e del'art.39 della l.r. 23-12-2002 n.23 nonché
dell'art.16 della l.r. 27/91 l'addove, a parità di finanziamento assegnato l'Assessore non
prevede la riassegnazione delle attività già in capo agli Enti destinatari di definanziamento,
eludendo, tra I'altro, anche il precetto normativo contenuto nel richiamato art. 2 deIla I.r.
25/93 che garantisce la continuità lavorativa del personale della formazione professionale
con contratto a tempo indeterminato ed iscritto all'albo regionale di cui all'art.I4 della l.r.
24/76, poiché l'utilizzo delle risorse derivanti dai definanziamenti e trasferite sul fondo di
garanzia non assicura il matentenimento dei posti di lavoro ma solo I'esercizio di uno
strumento transitorio;
d) l'effetto del taglio del 30 oA del volume dell'attività formative provocherà un ulteriore
esubero di personale pari a circa 2000 unità che si sommano ai 650 di cui alla lettera a).
e) per I'effetto congiunto dell'applicazione del parametro unico e del taglio del 30% dei 2650
esuberi previsti, a legislazione vigente, il fondo di garanzia, istituito con I'art.l32 dellal.r.
4/2003 potrà accogliere solamente i costi del personale assunto entro il 31-12-2002
provocando di fatto la collocazione a zero ore e a zeîo euro di tutti i lavoratori che hanno un
assunzione compresa tra il 31-12- 2002 e il 31-12-2008. Ancorché il fondo di garanzia
venisse frnanziato ( con aggravio sul bilancio regionale ) ed i benefici estesi al personale di
cui sopra, dopo I'assistenza al reddito per 5 anni i lavoratori con "debito previdenziale"
superiore ad anni 5 verrebbero espulsi dal sistema.
f) La modifica non ben chiara del dispositivo concernente I'utilizzo del Fondo di garanzia, con
un conseguente certo aggravio di spesaa carico del bilancio della Regione.
g) Per gli Enti sottoposti a procedura di revoca dell'accreditamento si prevede un'ammissione
con riserva facendo ricorso ad argomentazioni tecnico-giuridiche non chiare.
h) La situazione di precarietà che così si è venuta a creare, viene ulteriormente aggravata dal
ritardo nell'attuazione del protocollo d'intesa del 4llll20l0 riguardante i servizi
formativi/sportelli multifunzionali per i quali pennane ancora un congruo numero di
lavoratori in esubero da ricollocare e resta ancora da definire l'esigibilità di istituti
contrattuali come la malattia, maternità, congedi matrimoniali e permessi sindacali. Per la
copertura dei costi di tali istituti, per i quali l'Autorità di Gestione pro-tempore non ne
prevedeva l'ammissibilità a rendicontazione di fondi FSE e PAR-FAS, I'Assessore alla
Famiglia si era impegnato ad istituire idoneo capitolo di bilancio. Tale problematica
esploderà anche nell'ambito del PROF qualora cofrnanziato con risorse a valere sul FSE e
non è ttatlata nell'accordo quadro sulla c.d. "buona formazione"
Ciò premesso si rappresenta alla S.V. Presidente la urgente necessità di un Suo autorevole
intervento volto a:
1- ricevere delucidazioni circa le questioni sopra esposte;
2- ripristinare il rispetto del quadro normativo vigente ed a rendere coerente gli atti e i
provvedimenti adottati dall'Assessore e del Dirigente Generale del Dipartimento
Istruzione, anche in ordine al PROF 2011, alla delibera di Giunta n.350 del
411012010.
Per gli Enti in sofferenza, inseriti nel PROF 2011 con riserva o che hanno avuto congelata la propria
posizione si chiede l'immediata attivazione di un tavolo permanente nel quale definire un percorso
certo per la garanziao ccupazionale e contemporaneÍrmentela nomina di un funzionario delegato
che provveda all'avvo delle attività ed alla immediata erogazione delle retribuzioni, fatte salve le
conclusioni delle procedure di revoca dell'accreditamento già awiate dal competente Dipartimento.
Per tutte le retribuzioni maturate e non erogate al 31-12-2010 si chiede alla S.V. un autorevole
intervento per I'approvazione di un provvedimento che garantisca la integrazione dei finanziamenti
già erogati per la spesa del personale anche con le economie reiscritte in bilancio ai sensi dell'art.9
della l.r. 21/2007.
In merito alla istituzione dell'albo unico, la differenza con il ruolo unico da noi proposto non è
puramente lessicale ma sostanziale perché chiediamo un ambito nel quale delimitare e mantenere
vere garanzie occupazionali nonché la regolarità delle erogazioni delle contribuzioni.
Per tutte le superiori considerazioni, risulta assolutamente evidente che la soppressione della
Commissione regionale per l'Impiego, proposta in ftnanziaria, appare un modo surrettizio di
eludere ogni forma di controllo delle parti sociali e non realizzerebbe un più efficiente governo
delle problematiche afferenti al lavoro ed alla formazione professionale.
Palermo 28-04-2011