ANIEF: Inserimento a pettine

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ANIEF: Inserimento a pettine

Messaggiodi edscuola » 16 marzo 2011, 8:03

Graduatorie: il commissario ordina l’inserimento a pettine

Nelle more della decisione amministrativa del Miur, l’ausiliario del giudice ordina ai Dirigenti degli Ambiti territoriali di inserire a pettine i docenti Anief che hanno ottenuto un’ordinanza di commissariamento del Tar Lazio, non sospesa dai giudici del Consiglio di Stato.
Mentre dal Miur continuano a navigare a vista tra opposizioni politiche, divergenze sindacali e chiari pareri degli uffici legali, dopo l’incidente di esecuzione delle ordinanze richiesto dall’Anief ai giudici del Tar Lazio, il commissario ad acta torna ad agire, eseguendo quanto ordinato dai magistrati.
Migliaia di docenti dovranno essere inseriti a pettine. In caso contrario, l’Anief è pronta a inviare una denuncia anche alla corte dei conti nei confronti dei funzionari responsabili della mancata applicazione della decisione cautelare.
Nel frattempo, la segreteria amministrativa dell’Anief sta ultimando le pratiche di registrazione degli elenchi da inviare al Miur con tutti i soci ricorrenti che hanno ancora un interesse ai ricorsi seriali avverso il DM 42/2009, per un inserimento a pettine nelle province aggiuntive, propedeutico alla stipula dei relativi contratti in surroga a tempo determinato e indeterminato agli aventi diritto, nella salvaguardia dei vecchi contratti stipulati con l’amministrazione dai colleghi precedentemente individuati. In questi elenchi, si ritroveranno anche i nominativi dei ricorrenti dei ruoli al Tar Lazio nn. 3737, 5069, 5071, 10014, 10383, 10384 (avv. Ganci-Miceli), 5462, 5463, 5464 (Tarsia), e di quelli al Presidente della Repubblica, che non hanno un’ordinanza di commissariamento attiva.
Nuove istruzioni a tutti i ricorrenti saranno inviate nei prossimi giorni non appena sarà chiarita l’intenzione dell’amministrazione rispetto all’esecuzione della sentenza della corte costituzionale.
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Graduatorie: Anief sostiene inserimento docenti abilitati

Messaggiodi edscuola » 16 marzo 2011, 8:04

Graduatorie: Anief sostiene l’inserimento dei docenti abilitati.

Su invito degli organizzatori della manifestazione del 29 marzo 2011 (10-13) davanti al Miur, una delegazione del Consiglio nazionale dell’Anief sarà presente per sostenere le richieste dei manifestanti. Si invitano tutti i soci ad essere presenti per solidarizzare con chi ha scelto una professione. Si ricorda, infine, a tutto il personale della scuola di aderire allo sciopero del 18 marzo 2011.
Dopo aver ottenuto un ordine del giorno che impegna il Governo all’elaborazione di una proposta legislativa tesa a sanare la disparità di trattamento tra il personale abilitato all’estero e quello in Italia, aver promosso diversi ricorsi al Tar Lazio per ottenere l’inserimento dei docenti precari abilitati esclusi dalle graduatorie ex-permanenti ed aver raccolto una petizione con più di 7.000 firme, in occasione della manifestazione che si terrà in Largo Bernardino da Feltre, martedì 29 marzo 2011 dalle 10 alle 13, l’Anief ha deciso di sostenere le rivendicazioni dei manifestanti. Tutti in piazza, dunque, ancora una volta insieme per tutelare la professionalità di un’intera categoria di lavoratori.
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Scuola: basta con la demagogia

Messaggiodi edscuola » 16 marzo 2011, 8:42

Scuola: basta con la demagogia.

Anief richiama il ministro Gelmini ad un confronto vero, sui numeri e non su facili battute ad effetto pubblicitario dichiarate in televisione a “Che tempo che fa” con il solo fine di orientare il consenso dell’opinione pubblica verso l’azione di governo dei tagli.
In 10 minuti, il ministro Gelmini ha cercato di modificare la realtà con facili spot sulla scuola ad uso e consumo del pubblico, a cui il pres. naz. M. Pacifico, replica con semplici quanto inconfutabili informazioni.
Numeri e stipendi
SPOT: troppi insegnanti, quindi salari proletari, lontani di ben 20.000 euro dalla media europea
I DATI: dopo la riduzione nell’ultimo quinquennio di 110.000 posti tra personale docente e ata, sono stati, persino, bloccati gli scatti di anzianità. Quindi, la riduzione del personale non ha portato agli aumenti di stipendio. Inoltre, nel paragone numerico tra il personale utilizzato in Italia e in Europa non si tiene conto della nostra specifica utilizzazione di 25.000 docenti di religione e di 95.000 docenti di sostegno.
Spesa e investimenti
SPOT: sono aumentati gli investimenti sulla scuola, dove per il 90% la spesa è legata agli stipendi.
I DATI: nell’ultimo rapporto del CNEL, le stime del Governo italiano sulla spesa per il settore dell’istruzione e della ricerca si attestano al 1,5% rispetto alla media UE del 3%. Inoltre, se si sono effettuati 110.000 tagli e se la spesa è legata agli stipendi come è possibile che sia aumentata ?
Sprechi e licenziamenti
SPOT: si spendono 600.000 milioni di euro per le pulizie affidate a 200.000 bidelli, più dei carabinieri. Non è stato licenziato nessuno.
I DATI: le pulizie per lo più sono affidate alle cooperative private attraverso la terziarizzazione dei servizi per scelta del Governo che così paga meno della metà dello stipendio agli LSU rispetto che al personale ATA che, comunque, conta anche il personale tecnico e amministrativo delle segreterie. Ben 70.000 ATA ogni anno sono utilizzati come supplenti su posti vacanti e disponibili. Sono stati cancellati 110.000 posti di lavoro, al punto che il Governo per sopperire a questo blocco del turn-over si è inventato il decreto salva-precari per giustificare la prima cassa integrazione di massa nella scuola.
Scatti e merito
SPOT: il contenimento della pianta organica ha permesso il pagamento degli scatti ai soli insegnanti
I DATI: il pagamento degli scatti è avvenuto grazie ai tagli per il 2010, ma non è riconoscibile per legge ai fini pensionistici né di carriera. Di contro, come si evince dai cedolini di gennaio 2011, gli scatti per il personale della scuola sono stati bloccati per il biennio 2011-2012, al contrario dei funzionari di polizia.
Sostegno e privato
SPOT: le famiglie chiedono senza ragione le ore di sostegno e spesso non hanno fiducia nella scuola pubblica, mentre i privati devono entrare nei cda delle università
I DATI: il servizio pubblico eroga un servizio per più di 5.000.000 di studenti, e le famiglie chiedono le ore di sostegno dietro la presentazione di certificati di handicap grave, al punto che la Consulta ha annullato una legge che stabiliva un tetto massimo di ore assegnabili. Gli esercizi finanziari delle scuole, in questo momento, per colpa della mancata pubblicazione del nuovo elenco dei revisori dei conti da parte del ministro, sono senza alcun controllo pubblico.
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