Il 31 Dicembre, è la decisione presa nei giorni scorsi dal Consiglio di Amministrazione della RAI, cesseranno le trasmissioni di RaiUtile, per far posto “un nuovo canale gratuito specificamente dedicato a un pubblico giovane”. Non conoscendo ancora le peculiarità del nuovo canale potrebbe sembrare prematuro esprimere giudizi, ma certamente si ha l’impressione di una scelta in controtendenza con le autorevoli dichiarazioni che pretendevano per il servizio pubblico un ruolo di guida per la diffusione di una comunicazione di qualità, anche a discapito di ascolti record.
Mai come in questo momento è stato così vivo in Italia il dibattito riguardo a concreti progetti di riforma destinati ad attuare una reale evoluzione del sistema delle comunicazioni italiano e della Rai. Basti ricordare a riguardo i provvedimenti a firma del ministro Gentiloni approntati negli ultimi mesi, o il DDL Levi sull’editoria, tutti in fase di discussione.
Il movimento delle persone con disabilità italiano segue con estrema attenzione questi delicati passaggi, ed ha sinora salutato con favore la stipula di un Contratto di servizio davvero sfidante sulle tematiche della disabilità, ed una rinnovata attenzione dimostrata dalla Rai e dal Ministero delle Comunicazioni sulle migliori strategie per aumentare la presenza e migliorare la qualità della rappresentazione delle persone con disabilità sui media.
Spiace pertanto apprendere che in questa fase di riassetto, non scevra di scandali e polemiche, la prima testata a cedere il passo sia proprio quella di RaiUtile, che ha dimostrato dal momento della sua attivazione una grande sensibilità ai temi del sociale, raggiungendo un livello qualitativo unanimemente riconosciuto e fornendo un servizio molto apprezzato dai telespettatori – certamente un numero non imponente per i canoni auditel – che vi facevano riferimento.
“L’invito al Direttore Generale ed al CDA della Rai – ha dichiarato Pietro Vittorio Barbieri, presidente della Fish - Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap e membro della Sede Permanente di confronto sulla programmazione sociale - è quello di ripensare questa scelta, che pregiudicherebbe quanto di buono fatto nel corso degli anni dalla redazione di RaiUtile, ed a studiare le migliori azioni per non disperdere il prezioso bagaglio di competenze maturato dall’equipe di professionisti che ha animato questa positiva esperienza”.