Nonostante l’ampia bocciatura dei Collegi dei docenti, il Ministero dell’Istruzione insiste sulla sperimentazione per riconoscere e premiare il merito professionale dei docenti e lancia la campagna di “convincimento”
Riaperte le scuole dopo la pausa natalizia, il Ministero dell’Istruzione riparte con la sua idea di valutazione dei docenti. Parla di non precisate scuole che intendono candidarsi per la sperimentazione collocate in aree geografiche diverse da quelle individuate in prima battuta (città di Napoli e Torino) e, conseguentemente, amplia i potenziali interessati a tutta la provincia di Milano.
Inoltre, convinto che i docenti non abbiano compreso bene di cosa si tratti, ha avviato una fase di “indottrinamento” per spiegare la “bontà” del progetto direttamente ai Collegi dei docenti con esperti ministeriali.
La FLC-CGIL continua ad essere contraria a questa raffazzonata e non utile sperimentazione che, come è articolata, rischia di banalizzare il rilevante tema dell’innalzamento della qualità del sistema di istruzione pubblico, che si ottiene mediante la valorizzazione delle professionalità dei docenti (ed ATA) ed i
necessari riconoscimenti retributivi e di carriera.
Questione da affrontare all’interno di una discussione contrattuale, non quando i contratti sono bloccati dal Governo; con risorse aggiuntive ed adeguate, non con una parte dei “famigerati” risparmi, dovuti ai tagli; con il consenso dei lavoratori, che approvano il contratto, non con “pacchetti” confezionati e calati dall’alto; nel contesto di una politica governativa di investimenti che dedichi vera attenzione alla formazione con aumento delle risorse in linea con quelle europee, non con l’attuale politica di distruzione della formazione pubblica.
Con l’ipotesi del MIUR non si migliora il sistema, non si riconosce la funzione di tutti i lavoratori, non si valorizzano particolari competenze, capacità e carichi di lavoro.
Tutto ciò è stato ben compreso dai docenti e difficilmente potranno essere imboniti.
17 gennaio 2011