L’UNICOBAS CONVOCA LO SCIOPERO GENERALE PER IL 28 GENNAIO
E SARÀ IN PIAZZA IN VARIE CITTÀ IN DIFESA DEI DIRITTI DI TUTTI
Il 23.12.2010, FIM, UILM, UGL, FISMIC hanno apposto le loro firme in calce ad accordi impresentabili, imposti dalla FIAT, dando seguito ad una prassi consolidata dai sindacati c.d. maggiormente rappresentativi: contratti che stanno erodendo i diritti fondamentali dei lavoratori conquistati a costo di dure lotte e sacrifici.
Marchionne vuole imporre ai lavoratori di Mirafiori lo “straordinario obbligatorio” (ossimoro che non può non far rabbrividire); copiando Brunetta, non vuole retribuire il giorno di malattia se contiguo al giorno di riposo; pretende di ridurre ulteriormente il già esiguo tempo per la pausa giornaliera; vuole sottoporre i suoi lavoratori ad una flessibilità estrema sia nell’orario giornaliero di lavoro (anche con turni di 10 ore e con la fabbrica aperta 24 ore su 24!) che nei giorni di riposo settimanale (con settimane in cui si lavora tre giorni e settimane in cui si lavora sei giorni), ostacolando in maniera determinante la possibilità, per i lavoratori e le lavoratrici dello stabilimento, di armonizzare i tempi della vita lavorativa con quelli della vita familiare, anche la più semplice e meno pretenziosa possibile.
Il diktat della FIAT impone poi il sacrificio del diritto di sciopero per interi periodi, un diritto costituzionalmente indisponibile che può pertanto essere normato nei “servizi essenziali” (quindi non in fabbrica), ma non eliminato. L’attacco contro i diritti dei lavoratori colpisce anche le rappresentanze sindacali. La NewCo applica di fatto metodi inaccettabili nelle relazioni con i sindacati, peggiorando ulteriormente la già discutibile democrazia sindacale italiana: per i sindacati non firmatari dell’accordo sarà impossibile eleggere rappresentanze all’interno dell’azienda. Di fronte a questa situazione l’UNICOBAS, in lotta da anni per l’estensione dei diritti sindacali, anche accogliendo l'appello lanciato ai sindacati dal CPS (Coordinamento Precari Scuola), esprime la propria solidarietà nei confronti dei metalmeccanici di Mirafiori e parteciperà attivamente alla giornata di mobilitazione del 28 Gennaio.
La CIB Unicobas è presente in varie categorie e farà sentire il suo peso. In particolare nel mondo dell'istruzione, che non può rimanere inerte di fronte allo smantellamento dei diritti dei lavoratori ed alla concomitante paralisi del mercato del lavoro. Ciò rischia di vanificare il ruolo di emancipazione sociale che la scuola inevitabilmente riveste. L'UNICOBAS indice uno sciopero di tutte le componenti della scuola per offrire la possibilità ai docenti e al personale ATA, precari e non, di scendere in piazza a fianco dei metalmeccanici di Mirafiori che oggi stanno subendo il peggior ricatto imposto ai lavoratori dai tempi del fascismo. Intendiamo così sottolineare, agli occhi dell’opinione pubblica, il nesso inesorabile tra una società che obbedisce esclusivamente alle spietate regole del mercato e la perdita progressiva dei diritti fondamentali. È per questo che lo sciopero indetto dalla FIOM-CGIL per il 28 Gennaio per il settore auto (e colpevolmente non proclamato dalla Confederazione CGIL per il resto delle categorie) deve essere esteso.
Lo sciopero intercategoriale indetto dalla Confederazione Italiana di Base Unicobas rappresenta una tappa del percorso di mobilitazione che ha visto impegnato il nostro sindacato durante l’autunno al fianco della Scuola per contrastare la controriforma Gelmini; al fianco dei precari, anche dell’Università e della ricerca, per difendere il diritto al lavoro, e con gli studenti medi e universitari, scesi più volte in piazza per rivendicare il diritto ad un’istruzione di qualità. Parallelamente, non siamo disposti a passare sotto silenzio le responsabilità e gli errori che ricadono sui sindacati c.d. maggiormente rappresentativi, CGIL compresa. È stata anche la loro prassi ad aver portato Marchionne a considerare proponibile la formulazione di accordi unilaterali. In ambito contrattuale, sia nel settore pubblico che in quello privato, sono invalse, infatti, negli ultimi venti anni, limitazioni pesanti del diritto di sciopero e in ordine al riconoscimento delle organizzazioni sindacali non firmatarie di contratto, alle quali, col placet dei sindacati confederali, viene negato addirittura il diritto di indire assemblee in orario di servizio.
La giornata del 28 Gennaio sarà di riflessione su alcune analogie che investono il mondo del lavoro in tutti i settori. Come si tenta d’imporre a Mirafiori ritmi logoranti, così gli insegnanti sono oberati di incarichi e messi in condizioni sempre più disagevoli (presenza su due o più scuole che sta diventando la norma invece che l’eccezione), in diretta conseguenza dei tagli al personale precario che oramai superano le 100.000 unità. Come agli operai di Mirafiori si propongono meccanismi “premiali” arbitrari e discrezionali, così nelle scuole vengono introdotti criteri di valutazione del merito con il malcelato intento di incentivare la rivalità tra colleghi, mortificare la professionalità, limitare la libertà d’insegnamento.
Stefano d’Errico (Segretario nazionale)