SCATTI DI ANZIANITA’, SANATA INGIUSTIZIA NEI CONFRONTI DEI DOCENTI. MA PREOCCUPANO I PARAMETRI DI VALUTAZIONE PER IL MERITO
Soddisfazione per la restituzione degli scatti di anzianità, ma forte preoccupazione per il progetto di sperimentazione relativo alla valutazione dei singoli docenti. È questa, in sintesi, la posizione assunta dalla Gilda degli Insegnanti in merito all’incontro svoltosi questa mattina a viale Trastevere fra i sindacati e il ministro della Pubblica Istruzione, Mariastella Gelmini.
Il ministro – spiega il coordinatore nazionale, Rino Di Meglio – ha assicurato che oggi pomeriggio ci sarà consegnata la bozza del decreto interministeriale che disporrà la restituzione delle progressioni di carriera per il triennio 2011-2013 grazie al 30% dei risparmi derivanti dai tagli agli organici. Si tratta di un risultato importante – commenta Di Meglio – che sana una pesante ingiustizia perpetrata ai danni della scuola, costretta a pagare doppiamente il prezzo della manovra a causa del blocco dei contratti, previsto per tutti i dipendenti pubblici, e degli scatti di anzianità”.
Per quanto riguarda, invece, i due progetti presentati dal ministro Gelmini per introdurre in quattro città italiane la sperimentazione del merito delle scuole (Pisa e Siracusa) e degli insegnanti (Torino e Napoli), Di Meglio esprime “forte preoccupazione”, riferendosi soprattutto all’iniziativa che coinvolge i docenti. “A quanto ci risulta – afferma il coordinatore nazionale della Gilda – i parametri di valutazione riguarderanno il gradimento di genitori e alunni nei confronti degli insegnanti. Per la Gilda, invece, il merito di un docente si misura in base al livello di conoscenza della materia insegnata e alla sua capacità di trasmetterla agli studenti”.
Nel corso dell’incontro, inoltre, Di Meglio ha chiesto alla Gelmini “di invertire la rotta rispetto a una scuola che, in questi anni, ha valorizzato l’impegno nei cosiddetti proiettifici e nello svolgimento di compiti amministrativi che spesso non sono attinenti alla funzione docente”.