ANIEF: Sciopero 3 novembre 2010

Rassegna Stampa e News su Scuola e Sindacato

ANIEF: Sciopero 3 novembre 2010

Messaggiodi edscuola » 9 ottobre 2010, 8:04

SCIOPERIAMO il 3 novembre 2010 con l’ANIEF perché VOGLIAMO:
PER I PRECARI DOCENTI-ATA
 l’IMMISSIONE in ruolo su tutti i posti vacanti e disponibili
 gli SCATTI biennali di anzianità ogni due anni di precariato
 la TRASFORMAZIONE dei contratti dal 30 giugno al 31 agosto
 il diritto alla MOBILITA’ sul territorio nazionale
 il RISPETTO della COSTITUZIONE, delle Pronunce del TAR e del
Consiglio di Stato per le GRADUATORIE ad ESAURIMENTO
 la PARITA’ di diritti tra personale a tempo determinato e
indeterminato
 l’INSERIMENTO nelle GRADUATORIE ad ESAURIMENTO degli
specializzandi COBASLID, AFAM, A77, SFP iscritti nel 2008, nel 2009,
nel 2010 e di tutti gli abilitati
 lo scorrimento della GaE contro CHIAMATA DIRETTA e ALBI
REGIONALI
 il RITIRO della legge 167/09 TRUFFA-PRECARI
 lo sblocco della nuova FORMAZIONE INIZIALE perché
CONGELATI, LAUREATI, PRECARI aspettano
PER I DOCENTI-ATA DI RUOLO
 il RIPRISTINO degli scatti biennali, l’aumento stipendio, la
maturazione degli anni di pensione per il prossimo triennio 2010-2013
 il RINNOVO del CCNL 2010-2013
 la VALUTAZIONE del Titolo SSIS e del Riservato nel CCNI-Mobilità,
utilizzazioni, assegnazioni provvisorie.
 la RICONFERMA dei SUPERVISORI di TIROCINIO nel TFA, e la
VALUTAZIONE nei concorsi a dirigente/ispettore, una
PROGRESSIONE di CARRIERA
 la VALORIZZAZIONE della professione senza alcuna
raccomandazione
PER LA SCUOLA
 il RITIRO dell’articolo 64 della legge 133/08 e dei Tagli
 le cattedre in deroga agli alunni diversamente abili e lo STOP ai
TAGLI sul SOSTEGNO
 le ELEZIONI RSU previste nel novembre 2010 e la libertà di voto e di
scelta
 più FONDI per la Ricerca, l’Università e la Scuola, 1 punto in più di
P.I.L.
 l’UTILIZZO del solo personale Docente-ATA nell’organico di diritto
DICIAMO
NO agli 87.000 TAGLI INCOSTITUZIONALI
SI al MERITO, NO a NATALI, RESIDENZE, CLIENTELISMO
NO alla fine della DEMOCRAZIA
nella scelta della rappresentanza sindacale
Scendiamo in piazza Montecitorio a Roma
per costruire la scuola del domani
Sciopera con noi, coinvolgi la tua RSU, il futuro è nelle tue mani!
Piattaforma ANIEF SCIOPER0 NAZIONALE 3 NOVEMBRE 2010,
Manifestazione, Roma, Camera dei Deputati, ore 09-13
La legge 244/07, il decreto legislativo 368/01, la legge 167/09 prevedono
l’immissione in ruolo del personale precario. Una direttiva dell’Unione Europea
(1999/70/CE), vincolante per gli stati membri e non derogabile per legge, recepita nel
nostro ordinamento dal 2001, prevede che al personale a t.d. non possa essere
riproposto un contratto a t.d. ma solo prorogato il contratto precedente, pena la sua
stabilizzazione a t.i.. La UE interroga il Governo dell’Italia (E-2354/2010) su come
abbia applicato questa normativa. Se il posto è vacante e disponibile ai sensi della
legge 124/99 e del D.M. 430/00 deve essere assegnato in supplenza annuale, ovvero
al 31 agosto, perché afferisce all’organico di diritto. Ogni anno, 200.000 posti sono
assegnati in supplenza al 30 giugno sebbene 2/3 di essi siano vacanti, ovvero non
occupati da colleghi collocati in assegnazione provvisoria o in congedo/aspettativa:
dovrebbero essere dati al 31 agosto. L’art. 53 della legge 312/80 prevede l’aumento
degli scatti biennali di anzianità per il personale a t.d.. Attualmente la norma è
applicata dal Tesoro soltanto per i docenti di religione ma riguarda tutti i Docenti/Ata
come la normativa comunitaria impone. Diverse sentenze del giudice del lavoro hanno
ordinato il risarcimento pregresso, in media di circa 2.500 euro oltre al nuovo
trattamento economico (220 euro in più mensili circa). Vale anche per gli anni
precedenti e per il personale di ruolo (relativamente al recupero scatti durante periodo
di precariato pregresso che non si recupera in ricostruzione di carriera). Vogliamo la
parità di diritti tra personale a tempo determinato e indeterminato anche nei termini
di elezioni RSU, permessi, stipendio. Mentre si profila un nuovo sistema di formazione
iniziale degli insegnanti, i docenti che hanno conseguito l’abilitazione in Italia,
contrariamente a chi la consegue all’estero, rimangono esclusi dall’inserimento nelle
graduatorie a esaurimento, a dispetto della preparazione certificata. Addirittura si
pensa di introdurre un nuovo sistema di reclutamento per chiamata diretta quando si
sono conseguite già diverse abilitazioni. Questa nuova forma di clientelismo non può
essere avallata da un sindacato che crede nel merito e nella seria selezione del
personale. L’ultima legge recante norme atte a ‘salvare i precari’ non sembra poter
soddisfare quanto denunciato, anzi, sembra collocarsi in una posizione foriera di
ulteriori violazioni della Costituzione, nell’elusione di precise direttive comunitarie e
della normativa nazionale.
Abbiamo bloccato il tentativo del MIUR di impedire la mobilità del personale
precario con la remissione alla Corte costituzionale della legge 167/09 salva-precari
che intendeva bloccare i processi in corso. Attendiamo serenamente il giudizio della
Consulta per garantire lo spostamento da una provincia all’altra dei precari senza
collocazione in una fascia successiva o in altra provincia all’atto dell’aggiornamento
delle graduatorie, e per l’assunzione secondo il merito e non per il partito o il piacere
personale. Bisogna essere reclutati secondo il punteggio e nella libera scelta della
provincia dove lavorare, senza alcun condizionamento. Inoltre, permane nel Contratto
integrativo di mobilità del 16 febbraio 2010 una palese disparità di trattamento per il
personale docente in possesso del titolo di specializzazione SSIS, dell’abilitazione
riservata e del personale che ha prestato servizio come tutor o supervisore di tirocinio
presso le SSIS. Quest’ultima categoria di docenti, d’altronde, dopo anni di onorato
servizio è costretta a ritornare in classe, a perdere il semiesonero e a disperdere la
professionalità acquisita che potrebbe essere utile ai fini della selezione della nuova
figura di tutor organizzatore e coordinatore. Contrariamente a quanto dichiarato, per i
prossimi tre anni, sempre se sarà disposto dal ministro un bonus una tantum per
recuperare i soldi persi per il blocco del rinnovo del contratto, per il personale di ruolo
gli scatti biennali saranno bloccati così come ogni ipotesi di avanzamento di carriera o
di aumento di stipendio. Si lavorerà per tre anni, nella migliore delle ipotesi, con lo
stesso stipendio e senza poter conteggiare il proprio lavoro ai fini della ricostruzione di
carriera, contro il nostro dettame costituzionale. Ecco perché ricorreremo per veder
riconosciuto il diritto alla maturazione dell’anzianità di servizio, utile anche per la
pensione.
I tagli imposti dalla legge 133/2008, poi, hanno accresciuto il disagio delle
famiglie e degli operatori della scuola, senza peraltro esser stati coperti da una
corretta prassi normativa come una recente sentenza della Corte costituzionale ha
chiarito, mettendo in dubbio la potestà regolamentare. Né la situazione è migliore per
quel fortunato personale di ruolo che non ha perso la cattedra a seguito dei tagli, visto
che ogni ipotesi di carriera è sempre evocata, anche nell’ultimo CCNL 2006-2009,
salvo cadere nel dimenticatoio al momento di una sua realizzazione; stessa cosa per
un’area separata di contrattazione per il personale docente, ancora non prevista dallo
stesso Contratto. Per non tacere dell’ipotesi del blocco delle elezioni RSU, come
paventata dagli ultimi incontri all’ARAN che, se realizzata, porterebbe un duro colpo
alle regole della democrazia e della rappresentanza, mettendo a rischio tutto il
modello di relazioni sindacali. A dispetto della sentenza del Tar ottenuta dall’ANIEF,
che ribadisce la centralità della certificazione nel processo di assegnazione delle ore di
sostegno, si procede alla perequazione provinciale del rapporto uno a due tra
alunni/insegnanti, senza tener conto delle certificazioni delle ASL e delle richieste dei
dirigenti e delle famiglie. Tanti, troppi alunni disabili sono in questo momento senza
insegnante specializzato.
Chiediamo rispetto, dignità, professionalità per Docenti e ATA.
Chiediamo al Ministro e al Parlamento attenzione per il Merito e la Costituzione.
Chiediamo ai cittadini un momento di riflessione sullo stato della Scuola e della
Ricerca nel nostro Paese, perché senza la cultura e senza i suoi cultori non ci
può essere futuro o ripresa per l’Italia e per i nostri figli.
Chiediamo di poter continuare a INSEGNARE, a RICERCARE, a EDUCARE.
Per queste ragioni, scioperiamo e manifestiamo con l’ANIEF il 3.11.10
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