LEDHA: Non c'è più 'selezione naturale...

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"Non c'è più 'selezione naturale... stiamo decadendo geneticamente"

Queste le dichiarazioni, a proposito delle persone con disabilità a scuola, di Joanne Maria Pini,
docente di teoria dell’armonia al Conservatorio di Milano. LEDHA risponde con una lettera
aperta

29-09-2010 Milano - Sconvolgenti le dichiarazioni che hanno indignato i partecipanti alla
discussione su Facebook di Joanne Maria Pini che da ragione all’Assessore all’Istruzione Chieri,
che ha dichiarato che i bambini disabili non dovrebbero essere inseriti nelle scuole.

“E se invece fosse una cosa giusta? –scrive il docente sul social network - Già le classi sono troppo
disomogenee oltre che numerose. D'altronde la funzione della scuola oggi non è di infondere
conoscenza ma di normalizzare/standardizzare la testa della gente. Amen”.

“Tornare indietro di 40 anni? Alla Rupe Tarpea bisognerebbe tornare...altro che balle...non c'è più
'selezione naturale'...stiamo decadendo geneticamente...questa la verità, piaccia o non
piaccia...ovviamente rispetto, grande rispetto per i singoli dolori e situazioni personali, ma il
discorso generale è questo...oggi una pseudoscienza senza bussole fa campare organismi che
non lo dovrebbero. (…) “Stiamo vivendo nel periodo più triste della storia dell'umanità - tutto è
innaturale - stiamo vivendo 'contronatura' - come insegnava Bacone - la natura non si comanda
che obbedendole”.

A queste sconcertanti dichiarazioni il Presidente LEDHA Fulvio Santagostini; il suo Portavoce
Franco Bomprezzi e il Direttore Giovanni Merlo, rispondono con una lettera aperta.

“Purtroppo in un non lontano passato qualcuno già prese sul serio le dotte considerazioni di
alcuni scienziati e studiosi che a fine ‘800 fondarono l’eugenetica – si legge nella lettera aperta -
e, nella seconda metà degli anni ’30, pianificò e realizzò una imponente attività di ripulitura
dell’umanità da persone inadatte a vivere”.

“Speriamo anche di poterLa un giorno incontrare – continua la lettera - per continuare a parlare
di questi argomenti e per questo le diamo un appuntamento per una data: il prossimo 27
gennaio, quando inaugureremo a Sesto San Giovanni una mostra dedicata all’Olocausto delle
persone con disabilità. Sarà un’occasione per ricordare, a noi come a Lei e a tutte le persone
che vogliono giustamente ragionare con la propria testa, che la Rupe Tarpea è ancora dentro di
noi e che può ancora tornare ad essere una realtà”.

L’episodio è emblematico di come ancora tanto sia necessario fare per combattere il muro
dell’ignoranza e per impedire che ancora una volta vengano violati i diritti umani fondamentali.