GILDA UNAMS: GIU' LE MANI DAL COMPARTO AFAM

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UNAMS: GIU’ LE MANI DAL COMPARTO AFAM, IL DECRETO BRUNETTA NON NE PREVEDE L’ACCORPAMENTO

“Il decreto 150, che prevede il riordino dei comparti, non prevede l’accorpamento del nostro settore. Perciò chiediamo al ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, Renato Brunetta, di intervenire affinché nell’applicazione del decreto legislativo non ne vengano date interpretazioni sbagliate”. Ecco l’appello lanciato dall’Unione Artisti UNAMS al titolare del dicastero di Palazzo Vidoni in difesa del comparto che riunisce i professionisti dell’arte e della musica.

“Da nessun articolo del decreto legislativo che porta la firma del ministro Brunetta – spiega Dora Liguori, segretario generale dell’Unams – si evince la volontà del Governo di includere anche l’Afam nell’accorpamento dei comparti. Come abbiamo avuto l’occasione di ribadire più volte negli incontri che si sono svolti all’Aran, l’Afam esprime una specificità che va salvaguardata nell’ambito della contrattazione collettiva. Non bisogna dimenticare, infatti, che tale specificità è stata sancita da una legge approvata dal Parlamento (articolo 2, comma 6 legge 508/99)”.

“Ecco perché – conclude Liguori – chiediamo al ministro Brunetta di vigilare affinché le confederazioni non approfittino del decreto legislativo 150 per inglobare l’Afam nel comparto scuola. L’unica confederazione che sta difendendo gli artisti delle Accademie e dei Conservatori è la CGU (Confederazione Gilda Unams) che, in una lettera inviata al ministro Brunetta, ha sottolineato la propria contrarietà nei confronti di un eventuale accorpamento del settore”.

Unione Artisti UNAMS