da La Stampa
NEWS
4/12/2007
Sms, 15 anni di messaggini
Acronimo dell’inglese "short message service", sono divenuti parte essenziale della vita quotidiana
ROMA Correva il 3 dicembre 1992 quando venne inviato il primo "messaggino" da un computer a un cellulare. Il suo autore, l'ingegnere Neil Papworth si limitò a un breve testo: «Merry Christmas». E da quel momento l’sms si è affermato sempre più, fino a divenire più popolare, grazie alla sua economicità, della conversazione telefonica. Per descriverne la popolarità, si può pensare che gli italiani spendono per inviare sms tanto quanto per la pasta.
In 15 anni i modi, gli usi e soprattutto il linguaggio per scrivere i messaggini è profondamente mutato. Visto che si scrivono facendo altre attività e visto lo spazio limitato di battute per scrivere, le abbreviazioni delle parole sono divenute protagoniste, anche se ora stanno lentamente perdendo piede con l’introduzione dei dizionari T9, cioè algoritmi che cernano di indovinare la parola che si vuole digitare riducendo così il tempo necessario all’introduzione del testo. Fra le abbreviazioni si va dal banale uso del numero "6" per sostituire la parola ’seì, al 4U per indicare l’espressione inglese "four you" cioè per te. In cinese si ricorre alla combinazione numerica 521 per dire ’ti amò. Secondo diverse ricerche le donne scrivono sms meglio degli uomini perchè sono più precise: il gentil sesso abbrevia le parole solo il 57% delle volte, a fronte del 77% degli uomini.
Proprio le relazioni fra uomini e donne spesso ormai passano via sms: grandi storie d’amore che finiscono tramite un messaggino (celebre il caso di Daniel Lee Lewis e Isabelle Adjani), corteggiamenti via sms. Ma anche errori nell’invio di messaggi che hanno messo, per pura distrazione, in crisi coppie Hollywoodiane e non: visto che è sempre più frequente condurre altre attività mentre si scrive un breve messaggio di testo, a volte capita di indirizzarlo alla persona sbagliata, creando non pochi problemi se si hanno amanti o meno.
Gli sms stanno assumendo un ruolo decisivo anche nelle indagini: le intercettazioni di sms nel caso di omicidi, o affari di mafia e camorra sono divenute piste importanti da seguire per gli investigatori. Non mancano malviventi che hanno chiesto riscatti via sms, e politici, come accaduto a Timor Est, che si sono dimessi usando questa strada. C’è anche chi non rinuncia agli sms di informazione, chi vuole cioè essere sempre pronto su quanto accade nel mondo e quindi sottoscrive abbonamenti per ricevere news.
Molto spesso cambiano le abitudini: se prima in autobus o in metro, gli italiani sfogliano un giornale, oramai il 71% preferisce dilettarsi nell’invio di sms, mentre quasi l’80% li manda camminando per strada o per essere in compagnia anche quando magia da solo.
Pur essendo usati quotidianamente, tanto che quasi tutti i modelli di cellulari hanno già brevi messaggi preconfenzionati, il vero e proprio boom di sms si registra durante le festività: natale, capodanno, Festa delle Donne. Lo scorso anno in Francia vennero inviati ben 200 milioni di sms per augurare buon anno, mentre l’8 marzo in Italia se ne inviarono 25 milioni a mogli, amiche, parenti e amanti gli auguri. Negli ultimi anni ha preso piede l’sms solidale, cioè inviato come mezzo per effettuare donazioni ad enti senza fini di lucro o organizzazioni umanitarie.