Shoah, le istituzioni in prima linea

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Shoah, le istituzioni in prima linea

Messaggiodi edscuola » 27 gennaio 2010, 11:56

da LASTAMPA.it

Shoah, le istituzioni in prima linea
Napolitano: non si deve dimenticare

L'ingresso del campo di concentramento di Auschwitz


Oggi la Giornata della memoria

MILANO
Preghiere in sinagoga, mostre storiche e spettacoli teatrali, convegni e concerti si svolgeranno in tutta Italia, oggi, in occasione della decima edizione del Giorno della memoria, che, per commemorare la fine della Shoah, ricorda il 27 gennaio del 1945, quando, sessantacinque anni fa, venivano aperti i cancelli di Auschwitz. Le istituzioni saranno protagoniste nella giornata. Il momento più solenne si svolgerà al Quirinale quando, alla presenza del capo dello Stato Giorgio Napolitano, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta consegnerà le medaglie d’onore ai cittadini italiani deportati e internati nei lager nazisti. Molti Stati hanno istituito un Giorno della memoria e, in Europa, altri paesi hanno scelto la stessa data del 27 gennaio.

A dieci anni dal varo della legge che ha istituito l’evento è stato creato un comitato coordinatore che ha avuto incarico di organizzare stabilmente le celebrazioni. «Da allora - spiega il leader degli ebrei italiani, Renzo Gattegna - l'ebraismo italiano si è a più riprese interrogato sul modo di proporre una riflessione che non fosse svuotata dei suoi significati più profondi, riducendosi a semplice celebrazione. Al di là delle giuste, necessarie parole su Shoah e Memoria, crediamo infatti che occorra cercare di perpetuare il senso vero di questo giorno».

«Non dimenticare la shoah, e quindi operare tutto il possibile perchè ciò possa avvenire, è «un alto valore civile». Così Giorgio Napolitano ha salutato la posa della prima pietra di un memoriale della Shoah a Milano. Il Presidente in un messaggio, non ha voluto far mancare la sua approvazione ribadendo la necessità di «non dimenticare ciò che è stato in una fosca stagione della nostra storia». Il capo dello Stato, assente per motivi istituzionali, ha ricordato la propria visita al Binario 21 della stazione Centrale del capoluogo lombardo ed espresso apprezzamento «per aver portato a compimento il non facile percorso necessario per dare inizio ad un’opera che ritengo altamente significativa quale lugoo di testimonianza di un evento tragico che dovrà sempre rimanere quale monito nella memoria delle generazioni future».

«Tenere viva la memoria di quel terribile crimine che fu la Shoah è importante per costruire un mondo migliore, un mondo che respinga per sempre la discriminazione, le torture e ogni forma di schiavitù. Un mondo in cui, fin da piccoli, bambine e bambini imparino a vedere in ogni persona innanzitutto l’essere umano, portatore di una dignità innata e titolare dei diritti universali». Lo sottolinea Christine Weise, presidente della Sezione Italiana di Amnesty International, in occasione del 65° anniversario dell’apertura dei cancelli del campo di sterminio di Auschwitz, il 27 gennaio 1945, riconosciuto come Giorno della Memoria. «Un mondo -continua- in cui sempre più persone abbiano la lucidità di riconoscere e il coraggio di contrastare, fin dai primi sintomi, le violazioni dei diritti e la negazione dell’umanità altrui. Proprio il ricordo della Shoah e la volontà di impedire per sempre il ripetersi di simili tragedie, sono stati il motivo per cui l’Assemblea generale delle Nazioni Unite approvò, nel 1948, la Dichiarazione universale dei diritti umani. Difendere i diritti umani vuol dire aiutare a costruire un mondo in cui il ripetersi della Shoah non sia possibile, mai piu».
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