da Il Messaggero
Scuola, scontro sulla riforma Fioroni. Il ministro: serve solo serietà. Boselli: è un ritorno agli anni '50
ROMA (6 ottobre) - Non ha importanza se i ragazzi scendono in piazza, lui va avanti per la sua strada. Per una via che porta a una scuola che vuole recuperare i contenuti di una volta. «La scuola non ha bisogno di nuove riforme, ha bisogno di serietà, buon senso e di ritornare alle cose sagge. Bisogna puntare sull'italiano, sulla matematica, su storia e geografia per evitare che i nostri giovani vadano avanti malgrado i ”debiti” formativi». Il ministro mette anche in guardia: «Se questo non accadrà rischiamo di creare dei nuovi poveri di sapere, che poi diventeranno i nuovi poveri del futuro», conclude Fioroni.
E dalla Costituente Socialista Enrico Boselli non perde l’occasione di attaccare il titolare del dicastero dell’Istruzione: «Nell'impostazione data al sistema d'istruzione non si perde occasione per favorire le scuole confessionali e creare svantaggi per le scuole statali. Le grandi riforme - incalza Boselli - nel campo della scuola non sono quelle portate avanti dalle socialdemocrazie europee, ma una sorta di controriforme che vogliono riportare il nostro sistema di istruzione puramente e semplicemente agli anni '50, rivitalizzando le vecchie scuole professionali invece di pensare a licei tecnici di alto livello».