Scuole superiori, caos in aula

Rassegna Stampa e News su Scuola, Università, Formazione, Reti e Nuove Tecnologie

Scuole superiori, caos in aula

Messaggiodi edscuola » 9 ottobre 2009, 18:37

da LASTAMPA.it

DOPO LA RIFORMA. CONVEGNO SULLA RIVOLUZIONE CHE INTERESSA I FUTURI ISCRITTI

Scuole superiori, caos in aula

Gli insegnanti: tra un anno, dopo la terza media, sarà difficile scegliere


MARIA TERESA MARTINENGO

TORINO
Disorientamento, tanto, e proprio nel tempo dell’orientamento scolastico, in cui le scuole superiori dovrebbero avere ben chiaro che cosa offrire ai ragazzi che si iscriveranno entro fine febbraio. La confusione era lo stato d’animo prevalente nella platea che ieri ha seguito il convegno voluto dall’assessore regionale all’Istruzione Gianna Pentenero per fare chiarezza, per quanto possibile, sulla riforma che dal 1° settembre 2010 dovrebbe investire il primo anno della secondaria superiore. «Resta poco tempo - ha detto l’assessore - anche perché il piano di dimensionamento delle sedi scolastiche va fatto entro il 31 dicembre e questo dovrebbe assicurare anche un’offerta di corsi razionale».

La parola più pronunciata, ieri, è stata «confluenza», termine che sottintende come si trasforma e/o dove confluisce un corso attuale nel panorama ridisegnato dal Miur. L’assessorato ha ipotizzato una griglia di passaggi: da 44 percorsi e 104 indirizzi a 12 e 26. Ma lo scenario pone tanti problemi e infinite ansie nelle scuole.

Tra i punti di crisi: l’assetto definitivo degli istituti professionali, la trasformazione degli ex magistrali in licei delle Scienze umane, l’attivazione del liceo musicale (solo 40 sezioni in Italia) e coreutico (10), ma anche dei linguistici e degli scientifici-tecnologici, la riforma dei licei artistici, l’incertezza che grava sui tecnici aeronautici (a Torino il Grassi forma personale per l’aerospazio), la sparizione dell’istituto tecnico per attività sociali, la soppressione dell’istituto professionale biologico. Intere scuole non sanno cosa e come diventeranno domani.

Durante la tavola rotonda Enzo Pappalettera, segretario Cisl Scuola, anche a nome di Flc-Cgil e Uil Scuola, ha sottolineato che «bisogna usare il poco tempo che resta fino al 31 dicembre in modo da evitare i “buchi” che si creerebbero con l’applicazione meccanicistica della riforma. Bisogna evitare concorrenza e sovrapposizioni». Tommaso De Luca, per l’Asapi (erano presenti anche Mario Perrini per l’Anp e Nicola Puttilli per l’Andis) ha esortato a riflettere, tra l’altro, sul fatto che «il boom del liceo scientifico negli ultimi anni è con ogni probabilità già effetto delle incertezze che hanno coinvolto gli istituti tecnici proprio in vista della riforma».

Concorrenza e sovrapposizioni sono apparsi, nelle parole dell’assessore all’Istruzione della Provincia, una tendenza già in atto. Anche perché ci sono istituti che temono di scendere sotto il tetto minimo di 500 iscritti. «Sono arrivate decine di richieste di attivazione di nuovi indirizzi, come se le scuole dovessero diventare contenitori e basta. In realtà la nuova mappa dell’offerta deve tenere conto delle esigenze del territorio, dei trasporti. Poi, è anche difficile fare un piano senza sapere quale sarà l’organico che il Miur concederà». Sull’organico il direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale Francesco De Sanctis non ha dato indicazioni. Ha invece annunciato certezze sulla riforma «dopo l’incontro che avrò con il ministro Gelmini il 14 ottobre. Inoltre, sulla riforma delle superiori sta per essere avviato un piano di formazione per i dirigenti scolastici, finanziato con due milioni».
edscuola
Site Admin
 
Messaggi: 19822
Iscritto il: 3 ottobre 2007, 11:30

Torna a Educazione&Scuola© - Rassegna Stampa

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 65 ospiti