Il Consiglio d'Europa sul creazionismo: «Non insegnatelo»

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Il Consiglio d'Europa sul creazionismo: «Non insegnatelo»

Messaggiodi edscuola » 6 ottobre 2007, 16:27

da l'Unità.it

Il Consiglio d'Europa sul creazionismo: «Non insegnatelo»

I parlamentari dei 47 paesi del Consiglio d'Europa hanno invitato i loro governi ad "opporsi fermamente" all'insegnamento del creazionismo - che nega l'evoluzione delle specie per mezzo della selezione naturale - come disciplina scientifica equivalente alla teoria dell'evoluzione.

Il Consiglio d'Europa, istituito il 5 maggio 1949, con lo scopo di favorire la creazione di uno spazio democratico e giuridico comune in Europa, ha tra i suoi fini istitutivi quello di tutelare i diritti dell'uomo e la democrazia pluralista e garantire il primato del diritto e di favorire e incoraggiare la consapevolezza dell'identità culturale europea e della sua diversità.

Proprio in questo senso l'assemblea del Consiglio d'Europa ha dichiarato (nella risoluzione passata con 48 voti contro 25 durante la sessione plenaria di giovedì a Strasburgo): «Se non stiamo attenti, il creazionismo può diventare una minaccia per i diritti umani».

Presentando il suo rapporto, Anne Brasseur (Lussemburgo, ADLE), ex Ministro dell'Educazione, ha dichiarato. «Non si tratta di opporre la fede alla scienza, bensì evitare che la fede si opponga alla scienza».

Secondo i parlamentari, «il primo obiettivo dei creazionisti odierni, la maggior parte dei quali prevalentemente cristiani e musulmani, è l'insegnamento. I creazionisti si battono al fine di integrare le loro tesi nei programmi scientifici scolastici. Però, il creazionismo non può pretendere di essere una disciplina scientifica».

I parlamentari affermano che esiste un «rischio reale di una grande confusione" tra convinzione, fede e scienza nelle idee dei nostri bambini. "La teoria dell'evoluzione non ha niente a che fare con la rivelazione divina, ma è fondata sui fatti».

«L'"intelligent design", presentato in maniera più sottile, cerca di far passare il suo approccio come scientifico, ed è proprio qui il pericolo», hanno aggiunto.

I parlamentari sottolineano che il creazionismo è rimasto per tanto tempo un fenomeno quasi esclusivamente americano. Oggi, le tesi creazioniste si dirigono verso l'Europa e la loro diffusione interessa un numero non trascurabile degli Stati membri del Consiglio d'Europa.

Il rapporto fa riferimento ad esempi in Belgio, Francia, Germania, Grecia, Italia, nei Paesi Bassi, in Polonia, Russia, Serbia, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia e nel Regno Unito.

Fu proprio l'ex ministro dell'Istruzione Letizia Moratti una delle più strenue avversarie del darwinismo. Con la circolare n. 29 del 5/3/2004, nelle «Indicazioni nazionali per i piani di studio personalizzati nella scuola secondaria di primo grado» fece scomparire ogni cenno alla teoria dell'evoluzione di Darwin. Non fu una svista, né una dimenticanza. Nel suo piano Darwin non si sarebbe più studiato.

In più cercò, basandosi sull´accordo del 23 ottobre del 2003 tra il Ministro dell´Istruzione e la Conferenza Episcopale Italiana, di far spiegare l'origine dell'uomo nell'ora di religione dai cui programmi spira forte il vento "creazionista".

Per fortuna la mobilitazione di intellettuali e sindacati riuscì a bloccare entrambi i progetti.

Nato in America ufficialmente ai primi del 1900 per contrastare la "destabilizzante" Teoria di Darwin, il "creazionismo", sostiene la credenza assoluta nell''interpretazione letterale del racconto biblico delle origini secondo cui il mondo sarebbe stato creato da Dio così com'è, in sei giorni, circa seimila anni fa; di conseguenza, rifiuta e nega tutti i modelli scientifici di evoluzione, sia per l'Universo, sia per gli esseri viventi e l'uomo.
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