Maestri, voti, assenze controllate: la guida alla scuola ...

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Maestri, voti, assenze controllate: la guida alla scuola ...

Messaggiodi edscuola » 13 settembre 2009, 8:26

da Il Corriere della Sera

Suona la campanella per oltre sei milioni e mezzo di ragazzi

Maestri, voti, assenze controllate: la guida alla scuola che riapre

Molte novità, alcune ancora da realizzare: è il caso dell’asilo aperto ai piccoli di due anni e mezzo

di Lorenzo Salvia

Bocciate le divise, sì ai grembiuli colorati (12 settembre 2009) Per le superiori bisognerà aspettare almeno l’anno prossimo. Per le materne il cambiamento è uno solo e rischia pure di rimanere sulla carta. Ma tra elementari e medie l’anno scolastico che sta per cominciare è davvero ricco di novità. Per gli studenti innanzi tutto, ma anche per gli insegnanti e per l’organizzazione quotidiana delle famiglie. Il ritorno al maestro unico che in realtà non è unico ma quasi e quindi «prevalente», il potenziamento del tempo pieno, il taglio dell’orario e degli insegnamenti facoltativi per le medie. Ecco una piccola guida ai cambiamenti che arrivano sui banchi insieme agli studenti.

L'asilo a due anni e mezzo

È possibile iscrivere alla scuola dell’infanzia anche i bambini che hanno due anni e mezzo contro i tre previsti in precedenza. Sono le cosiddette sezioni primavera che già negli ultimi due anni sono state inaugurate in alcune regioni ma che adesso, anche grazie ad uno stanziamento statale di 50 milioni di euro, dovrebbero essere estese a tutto il territorio nazionale. Una novità importante e attesa dalle famiglie. Eppure, a poche ore dall’apertura delle classi, in realtà non ci sono certezze. Manca ancora un passaggio burocratico necessario per procedere, il via libera della Conferenza Stato Regioni. Ma questo organismo non si riunisce da mesi, visto lo scontro in atto tra il governo centrale e le amministrazioni locali sui tagli ai trasferimenti.

Elementari, torna il maestro

È la novità di cui si è più parlato negli ultimi mesi. E quella su cui ci sono state più polemiche. Nelle scuole elementari, a partire dalla prima e gradualmente in tutte le altre classi, viene abolito il modello finora utilizzato delle compresenze di più docenti per passare al maestro unico prevalente come figura di riferimento per i bambini. Il maestro unico prevalente sarà previsto per tutti i modelli orari possibili, ovvero per le 24, le 27, le 30 o le 40 ore settimanali. Aumenta il tempo pieno È stato uno degli argomenti che più ha fatto discutere la politica e le famiglie italiane, perché lasciare i figli a scuola anche al pomeriggio spesso aiuta i genitori nel difficile compito di riuscire a conciliare casa e lavoro. Le classi della scuola elementare che adotteranno il tempo pieno saranno 36.508, il 27 per cento del totale, con un aumento dell’8 per cento rispetto all’anno scorso. Una crescita che — secondo il ministero dell’Istruzione — è stata possibile grazie a tre novità: il passaggio al maestro unico prevalente, l’eliminazione delle compresenze e il ridimensionamento della rete scolastica, con 350 piccoli istituti con meno di 500 studenti che sono stati accorpati per evitare di disperdere le risorse.

Medie, orario più corto

Sono stati eliminati gli insegnamenti opzionali e facoltativi che avevano allungato l’orario nelle scuole medie inferiori. Da quest’anno le ore settimanali di insegnamento per le scuole medie saranno trenta. Il tempo prolungato, ovvero le 36 o 40 ore, sarà possibile solo in presenza di requisiti strutturali e se richiesto dalla maggioranza delle famiglie.

Terza media, l’esame pesa di più

Il voto finale dell’esame di terza media sarà la media aritmetica di tre prove: voto di ammissione, orale e infine lo scritto, compresi i test dell’Invalsi, l’Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione. Finora erano i singoli istituti a decidere quanto pesava quest’ultimo elemento. Adesso ci sarà omogeneità in tutto il territorio nazionale e per gli studenti che sono andati bene tutto l’anno il voto alto non sarà più scontato. Il punteggio massimo, il dieci con lode, sarà molto difficile da raggiungere.

Superiori, si discute la riforma

Per le scuole superiori non ci sono novità immediate. L’anno 2009-2010 sarà utilizzato per aprire al confronto con famiglie e professori la riforma preparata dal governo che si basa su un orario ridotto ed un minor numero di indirizzi rispetto a quelli che ci sono ora. Tra settembre e dicembre, anche attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie (comunicazione on line) ci sarà un confronto per acquisire pareri e proposte sul riordino della secondaria superiore, mettendo a disposizione i testi di legge approvati e quelli proposti. Da gennaio fino alla fine dell’anno scolastico si svolgerà una fase di orientamento rivolta alle famiglie e agli studenti affinché possano scegliere con consapevolezza l’indirizzo di studi più adeguato. Almeno per ora non è previsto uno slittamento delle iscrizioni che, come sempre, andranno fatte entro febbraio.

Maturità, servono tutti 6

Per essere ammessi al prossimo esame di maturità servirà la sufficienza in tutte le materie, mentre fino all’anno scorso bastava la media del sei. È evidente che questa novità rappresenta per gli studenti un «giro di vite» non indifferente. La media del sei, infatti, si può ottenere facilmente: i voti alti compensano quelli più bassi. Basti pensare agli effetti di un 8 o 9 in condotta. Ottenere, invece, la sufficienza in tutte le discipline è un'altra cosa, molto più impegnativa. Anche se il giudizio collegiale del consiglio di classe continua ad essere il momento decisivo della valutazione, i docenti non potranno ignorare il nuovo regolamento che al comma

In palestra

L’ora di ginnastica non potrà più essere considerata di serie B Infatti il voto del prof di educazione fisica vale per la media come quello del prof di storia o matematica uno dell’articolo 6 impone uno stop deciso a certi «miracoli» che talvolta si verificano durante queste riunioni. Nessuna imposizione all’autonomia del docenti, viene precisato nell’interpretazione del regolamento, ma un pressante invito a tenere conto che l’era dei sei politici è definitivamente tramontata.

Tetto per i libri di testo

I libri che in questi giorni stanno acquistando genitori e studenti non potranno essere cambiati per i prossimi cinque anni, nelle scuole elementari, e per sei anni nelle scuole medie e superiori. Un modo per contenere la spesa delle famiglie che spesso viene fatta lievitare dalle continue riedizioni dei volumi. Nel testo originario la circolare del ministero dell’Istruzione non prevedeva alcuna deroga in caso di nomina di un nuovo docente. Ma su questo punto è intervenuto il Tar trovando di fatto un compromesso: se un professore trasferito all’inizio dell’anno scolastico non è soddisfatto del volume adottato qualche mese prima dal collega che lo ha preceduto, potrà cambiare il libro di testo ma non subito e solo a partire dall’anno successivo.

Ginnastica, fa media

Spesso considerata, a torto, un momento di puro svago, l’ora di ginnastica non potrà più essere presa sotto gamba. Dopo l’emanazione di una serie di circolari fra loro contrastanti il ministero ha fatto chiarezza: il voto del prof di ginnastica vale ai fini della media proprio quello di storia o di matematica. Già dall’anno scorso a fare media è anche il voto in condotta.

Sms segnala assenze

In alcune scuole il servizio è già attivo. Ma, secondo le indicazioni del ministero della Pubblica istruzione, il 2009—2010 potrebbe essere il primo anno scolastico in cui tutte le scuole italiane potranno organizzare sistemi per avvertire via Sms i genitori quando i ragazzi sono assenti.

Pagelle on-line

Alla tradizionale pagella su carta le scuole potranno affiancare quella on-line, consultabile sul sito internet della scuola. Siamo ancora nella fase della sperimentazione e quindi la pagella on-line non esclude quella su carta. Ma nel giro di cinque anni si dovrebbe arrivare alla sostituzione completa.

La protesta dei precari

Quest’anno sono stati assunti 8 mila docenti e 8 mila amministrativi. I sindacati parlano di tagli senza precedenti negli organici e sono molti quelli che restano ancora in graduatoria in attesa di una sistemazione. A chi l’anno scorso ha avuto una supplenza annuale sarà garantita un’indennità di disoccupazione.
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