da Bologna la Repubblica.it
"I veri discriminati sono quelli che seguono l'ora di religione"
Dopo l'allarme di alcuni presidi, preoccupati perché non riescono a garantire un'attività alternativa agli studenti, la risposta della Curia
di Silvia Bignami
«E´ più discriminato chi si avvale dell´ora di religione di chi decide di non farlo». Don Raffaele Buono, direttore dell´Ufficio diocesano per l´Insegnamento della Religione Cattolica, scrive una lettera al direttore dell´ufficio scolastico provinciale Vincenzo Aiello e accusa molti dirigenti scolastici di «patenti discriminazioni» per chi chiede l´ora di religione. Dopo l´allarme lanciato dagli insegnanti, che a causa dei tagli del governo rischiano di non riuscire più a garantire l´ora di materia alternativa per chi decide di non fare l´ora di religione, la Curia reagisce pubblicando la lettera di Don Raffaele sul settimanale di Avvenire, Bologna Sette.
I «rischi ipotetici» di discriminazione sono tre: che si decida di confinare l´ora di religione a fine mattinata, «confidando nella più larga scelta dell´opzione dell´uscita da scuola». Che «si faccia pressione sulle famiglie, da parte di qualche dirigente, per la scelta di tale opzione (come sta succedendo al Fermi e in altre scuole)». E che «si smistino in altre classi, durante le ore di lezioni, coloro che non si avvalgono dell´ora di religione», che risulterebbero così «avvantaggiati di poter usufruire di un´ora di lezione in più sulle materie curriculari». «Abusi» sui quali il Provveditorato «deve vigilare attentamente».