Scuola, i precari in piazza corteo e traffico bloccato

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Scuola, i precari in piazza corteo e traffico bloccato

Messaggiodi edscuola » 6 settembre 2009, 11:32

da Milano la Repubblica.it

Scuola, i precari in piazza corteo e traffico bloccato
Striscioni contro la Gelmini e i tagli alle assunzioni E a portare solidarietà arriva anche un gruppo di operai della Innse
di Franco Vanni

In testa al corteo c´erano gli insegnanti precari che hanno perso il lavoro, incatenati perché «senza più diritti». Dietro di loro, il popolo della protesta anti Gelmini, riunito per la prima volta in quello che si annuncia un autunno caldo nelle scuole: slogan contro i tagli, bandiere sindacali, sit-in sulle circonvallazioni con blocco del traffico. Il corteo di solidarietà ai supplenti senza più un posto è partito alle 15.15 da piazza Missori e si è sciolto un´ora e mezza dopo alla tendopoli allestita di fronte al provveditorato, dove da cinque giorni dormono i supplenti in protesta. Trecento persone all´avvio, almeno il doppio all´arrivo, hanno sfilato dietro lo striscione del coordinamento dei precari della scuola "3 Ottobre", che organizza il presidio: «Da Milano a Palermo, assunzioni per tutti».

C´erano le supplenti di Lodi e i sindacati di base, con striscioni «contro i padroni», la Cgil, gli studenti dell´Onda e i "bambini sandwich": ragazzini di otto anni con al collo cartelli come "Io non ci sto" che intonano slogan sindacali imitando i genitori. «Andremo avanti - ha scandito al microfono Olga Romano, portavoce di "3 Ottobre" - se non saranno assunte le centinaia di precari che hanno perso la cattedra, siamo pronti a iniziative di lotta sempre più dure». Il modello dichiarato è quello della "resistenza a oltranza" dei lavoratori dell´Innse. E alcuni operai della fabbrica di Rubattino ieri erano in manifestazione, per dimostrare la propria vicinanza ai supplenti. Il corteo, pacifico, lungo via Ripamonti si è fermato per due volte, trasformandosi in sit-in sulla carreggiata. Prima all´angolo con via Beatrice d´Este, poi all´incrocio con viale Toscana: pochi minuti di stop della circolazione che sono bastati a mandare in tilt il traffico lungo le circonvallazioni. Agli automobilisti, infastiditi per l´attesa, i manifestanti hanno distribuito volantini. «Non arretriamo di un passo - scandiva la voce amplificata dagli altoparlanti - la soluzione al dramma dei precari va trovata subito». Il presidio davanti al provveditorato intanto prosegue, almeno fino a domani. «Ma l´obiettivo è tenere duro fino al 14, primo giorno di lezioni», dicono gli insegnanti accampati.

Alla protesta dei precari, risponde il direttore scolastico regionale Giuseppe Colosio: «Faremo contratti con la Regione per inserire i docenti senza posto nei corsi di formazione professionale gestiti dal Pirellone», assicura. Un´altra ipotesi che si tiene in considerazione è quella di impiegarli come insegnanti di italiano per stranieri. Ma i precari non ci stanno, vogliono garanzie anche sugli anni a venire: «Non elemosiniamo ammortizzatori sociali e impieghi annuali - dice Giuseppe Palatrasio, altro portavoce del coordinamento - la Gelmini deve ritirare i tagli». Dopo che ieri in corteo David Gentili, consigliere comunale del Pd, ha parlato di «una battaglia importante contro una gestione della scuola vergognosa», per oggi è attesa all´accampamento la visita di Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista.
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