da la Repubblica
I 50 alunni ammalati in GB stanno bene ma un gruppo di Pistoia
è finito in ospedale. H1N1. I timori del ministro della Salute
Nuova influenza, cresce l'allarme
"Ma non c'è un rinvio delle lezioni"
Il virologo tranquillizza: "Nessuna preoccupazione in Italia"
ROMA - La nuova influenza è in arrivo in Italia, e la riapertura delle scuole a settembre potrebbe avere un effetto "amplificatore" per il virus A/H1N1. Tanto che il viceministro alla Salute, Ferruccio Fazio, non esclude un possibile rinvio della riapertura degli istituti scolastici se l'andamento della malattia lo rendesse necessario. Ma precisa che al momento tale misura "non è allo studio". E il ministro del'Istruzione Mariastella Gelmini sottolinea che c'è la "massima attenzione sull'evolversi della situazione della nuova influenza e sta valutando con scrupolo tutti gli scenari", compreso "rinviare l'apertura delle scuole". Sul fronte epidemia, mentre i 50 studenti italiani contagiati dal virus della nuova influenza a Londra rientreranno domani a Milano guariti, altri nove alunni di una scuola media di Pistoia, ritornati a casa dopo una vacanza studio in Inghilterra, sono stati trattenuti in ospedale perché affetti dal virus dell'H1N1.
"Casi raddoppieranno ogni dieci giorni". "L'epidemia di nuova influenza - ha affermato Fazio - arriverà anche in Italia e, quando arriverà, presenterà una capacità di raddoppio dei casi in media ogni 10 giorni". L'epidemia, ha precisato, "quando arriverà, si svilupperà cioè in modo progressivo ma veloce e la riapertura delle scuole è un momento cruciale. Per ora i contagi sono fermi a 258, ma è probabile che si diffonda anche da noi una vera e propria epidemia".
Gelmini: "Scuole apriranno regolarmente". "Sono in perfetta sintonia con il viceministro Fazio -ha detto il ministro dell'Istruzione Gelmini - è ovvio che se l'epidemia dovesse assumere nel nostro paese un significato importante, si assumerebbero tutte le precauzioni necessarie, compresa quella di rinviare l'apertura delle scuole. Ma, ripeto, al momento questa è un'ipotesi che non esiste".
Pd: "Si mettano d'accordo". "In meno di un'ora - dice Giuseppe Fioroni del Partito Democratico - un ministro parla di rinviare l'apertura delle scuola per la minaccia di una epidemia influenzale e un altro dice il contrario. La scuola e la salute dei nostri figli sono cose serie che non meritano improvvisazione, superficialità, pressapochismo e tantomeno allarmismo. Sommessamente, mi permetto di suggerire al governo che prima di comunicare a mezzo stampa, sarebbe opportuno compiere una seria riflessione e arrivare a una decisione comune per la tranquillità e il bene del Paese".
Da lunedì numero verde 1500. I numeri sono allarmanti: secondo le proiezioni del ministero della Salute, entro marzo si potrebbero ammalare circa 4 milioni di persone solo in Italia. Che sarebbero comunque meno di quelli provocati ogni anno dalla normale influenza, ma resta comunque un numero ragguardevole. Per questo il ministero sta pensando di vaccinare 8 milioni di italiani entro la fine dell'anno. Per fornire tutte le informazioni utili alla popolazione, da lunedì sarà attivo il numero verde gratuito 1500.
Il virologo: "Nessuna preoccupazione in Italia". "La situazione è sotto controllo - ripete il ministro del Walfare Maurizio Sacconi - non alimentiamo gli allarmismi". Anche il professor Fabrizio Pregliasco, virologo dell'Università di Milano, smorza l'allarme per le ricadute della nuova influenza nel nostro Paese. "La malattia - afferma Pregliasco - non è grave sul singolo soggetto. La preoccupazione del viceministro occorre inquadrarla più su un piano istituzionale. Le parole di Fazio erano prevedibili, dopo che l'Oms ha annunciato l'inizio della pandemia. In Italia, però, la situazione è stata affrontata in tempo. Siamo riusciti a frenare la diffusione grazie a un'azione coordinata delle Asl. E' normale che con le vacanze e con i viaggi, il virus possa diffondersi", continua Pregliasco. "E' importante però sottolineare che questa volta, rispetto al passato abbiamo dei piani pandemici. Ogni Regione sa cosa deve fare".
Altre vittime in Cile e Singapore. Le notizie dal mondo confermano la diffusione pandemica del virus. In Cile ieri 7 nuovi decessi portano il drammatico bilancio a 40 nel Paese. Singapore ha annunciato la sua prima vittima: un 49enne già affetto da altre patologie mentre in Cina, più di 100 studenti americani e britannici, insieme ai loro insegnanti, sono in quarantena in un hotel dopo che otto di loro sono risultati positivi alla nuova influenza A.
"Rimandare le gravidanze". E intanto in Inghilterra pensano a misure più drastiche per arginare la pandemia. Secondo il Daily Telegraph, Il National Childbirth Trust, il maggiore organismo britannico di assistenza per gestanti e neonati, ritiene che rinviare una gravidanza possa ridurre il rischio di contrarre il virus o la gravità dei suoi effetti.
"Vaccino a settembre". L'unico argine alla diffusione della malattia è il vaccino. Si prevede che nei Paesi dell'Unione europea saranno 60 milioni le persone che dovranno sottoporsi alla vaccinazione. Quattro società in Europa stanno lavorando su alcuni ceppi influenzali selezionati. Il direttore generale aggiunto per la sanità alla Commissione europea Paola Testori Coggi è convinta che, "anche se non si può sapere esattamente quando, entro settembre sono convinta che si potrà arrivare ad un vaccino".