da ItaliaOggi
Con i fondi per la dispersione, Fioroni paga pure l'integrazione degli stranieri
I fondi per contenere la dispersione scolastica nelle aree a rischio saranno destinati anche ad agevolare l'integrazione degli alunni extracomunitari.
È quanto si evince da una bozza di circolare che dovrebbe essere emanata oggi dal ministero della pubblica istruzione e che reca anche una tabella di ripartizione dei fondi tra le regioni, che ammontano a oltre 53 milioni di euro. La decisione è stata motivata dal fatto che l'emarginazione scolastica è dovuta sia alle questioni ambientali, sia ai problemi dovuti all'integrazione degli alunni che non parlano la nostra lingua.
Stranieri decuplicati in dieci anni
Basti pensare al fatto che, negli ultimi dieci anni, la popolazione scolastica di provenienza extracomunitaria è passata da 50 mila a 500 mila unità raggiungendo il 5,6% della popolazione scolastica. Quanto ai criteri individuati e applicati dall'amministrazione centrale per la ripartizione dei fondi, essi sono stati enucleati in maniera diversa a seconda che si trattasse di aree a rischio o ad alto processo immigratorio, ferma restando l'unicità della somma da riversare alle regioni.
Aree a rischio
In particolare, per quanto concerne le aree a rischio, è stata valutata l'opportunità di considerare due serie di indicatori a livello regionale.
La prima serie è stata condensata in un indicatore sintetico riferito al contesto socio-economico. Ciò in quanto i fenomeni a esso afferenti hanno una forte influenza sui processi di dispersione scolastica e di successo formativo. Gli indicatori semplici selezionati tengono conto, infatti, di aspetti legati alla criminalità giovanile, alla disgregazione dei nuclei familiari, ai tassi di disoccupazione e agli indici di povertà delle famiglie.
Un altro indicatore sintetico è stato individuato, inoltre, con riferimento all'ambito scolastico, calcolato partendo da indicatori semplici che tengono conto delle ripetenze nelle scuole secondarie di 1° e 2° grado, delle interruzioni di frequenza nelle scuole secondarie di 2° grado e di coloro che hanno conseguito la sola licenza media e non più in formazione, compresi tra 18 e 24 anni.
Sulla base di queste due tipologie di indicatori, l'amministrazione ha costruito poi un ulteriore indicatore sintetico, correlato all'incidenza della popolazione scolastica delle scuole primarie e secondarie di 1° e 2° grado a livello regionale.
Aree con alunni extracomunitari
Per quanto attiene alle aree a forte processo immigratorio, si è fatto riferimento agli indicatori quantitativi riferiti al tasso di presenza di studenti immigrati nelle diverse province del territorio nazionale, in rapporto alla popolazione scolastica nazionale.
Importo dei finanziamenti
I finanziamenti da riversare alle regioni ammontano a 43.195.060 euro. I criteri di utilizzo da parte delle scuole del fond, la durata dei progetti, gli obiettivi di lotta all'emarginazione scolastica da conseguire e i sistemi di rilevazione dei risultati saranno stabiliti in sede di contrattazione regionale, entro il 20 dicembre prossimo, tramite la stipula di appositi accordi.
Quanto agli importi suddivisi per regione, la parte del leone è riservata alla Campania con 8.773.794 euro. Seguono la Sicilia con 7.206.405 euro, la Lombardia con 6.323.872 euro e la Puglia con 5.306.240 euro.
Il Lazio, il Veneto, la Calabria e l'Emilia Romagna si attestano su importi che vanno dai 3 milioni e 200 mila euro circa di Lazio e Veneto ai circa 3 milioni per la Calabria e l'Emilia Romagna. Al Piemonte andranno invece 2.675.069 euro, alla Toscana 2.168.444 euro e alla Sardegna 1.842.532 euro.
In coda alla classifica dei finanziamenti milionari le Marche e l'Abruzzo, con circa 1 milione e 200 mila euro. Infine, cinque regioni con finanziamenti inferiori al milione di euro: la Basilicata con 985.245 euro, la Liguria con 978.923 euro, il Friuli-Venezia Giulia con 761.675 euro e l'Umbria con 730.713. Fanalino di coda il Molise, con 344.534 euro.