Esami di terza media aumentano i bocciati

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Esami di terza media aumentano i bocciati

Messaggiodi edscuola » 2 luglio 2009, 22:13

da Repubblica.it

Vince la linea del rigore auspicata dal ministro Gelmini
Non ha superato la prova lo 0,7%. 8 su 100 i ragazzi che hanno preso 10

Esami di terza media aumentano i bocciati
di SALVO INTRAVAIA

PIU' BOCCIATI e meno superbravi al diploma di terza media. Mentre resta alto il numero di coloro che vengono licenziati col minimo dei voti. Ecco il primo verdetto degli esami estivi 2009. Se la maturità è entrata nel vivo con i colloqui "pluridisciplinari", gli esami del primo ciclo di istruzione sono ormai conclusi dappertutto. I primi dati inviati al ministero dell'Istruzione dai presidenti di commissione confermano la linea del rigore, dapprima soltanto annunciata e poi auspicata dal ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini.

Le novità introdotte, quest'anno, dal governo Berlusconi hanno messo in difficoltà una consistente fetta di ragazzini e, a conti fatti, saranno 30 mila gli iscritti in terza media che dovranno ripetere l'anno per acciuffare il diploma. Dopo la stretta dell'ammissione, i professori hanno infatti bocciato agli esami un'altra fetta di studenti: lo 0,7 per cento dei candidati. Il dato di quest'anno, non ancora definitivo, si riferisce a più di un terzo (il 36 per cento) dei 545 mila aspiranti al diploma (quasi 200 mila) e indica un trend piuttosto chiaro. L'anno scorso i cosiddetti "non promossi" - così si chiamano in burocratese i bocciati - agli esami furono lo 0,5 per cento.

Colpa dei voti o studenti più somari? Sarà il tempo a chiarire le dinamiche. Ma sta di fatto che, quest'anno, professori e ragazzini delle medie hanno dovuto fare i conti con i voti, anziché con i tradizionali giudizi (insufficiente, sufficiente, buono, distinto, ottimo), e con il voto di condotta. Per essere promossi alla classe successiva, o essere ammessi agli esami, bisognava - e occorrerà in futuro - ottenere almeno la sufficienza in tutte le discipline. Novità che ha costretto gli insegnanti ad inventarsi il "sei rosso" - un cinque che, per evitare al malcapitato la bocciatura, è stato travestito da sei - per evitare una "strage" e che ha dato il via ad una querelle con viale Trastevere, durata alcune settimane, e conclusa col divieto al "sei rosso". Anche agli esami finali i voti espressi in decimi hanno sostituito i giudizi: sei per i meno bravi e 10 per i migliori.

I numeri indicano che questa tornata d'esami ha anche ridimensionato i cervelloni, che a tanti sembravano decisamente troppi per essere "veri". Nel 2009, sono appena 8 su 100 gli studenti che hanno strappato alla commissione esaminatrice il voto massimo: 10 decimi. In passato, la schiera dei superbravi (coloro che si licenziavano con ottimo) era ben più ampia: 17 per cento nel 2008 e 17,3 per cento nel 2007. Resta invece alta, anche se in leggero calo rispetto a 12 mesi fa, la percentuale di quelli che ottengono il diploma col minimo dei voti: 6 decimi. Quest'anno, se ne conta quasi uno su tre (il 32,5 per cento), nel 2008 erano 37 su 100.

E nelle paritarie? A sorpresa, il numero di bocciati è superiore a quello delle statali: 0,9 per cento. Ma si conta anche un numero maggiore di superbravi e meno diplomati per il rotto della cuffia. I cervelloni preparati dalle scuole non statali superano l'11 per cento. I meno bravi, ma comunque con un diploma in tasca - i ragazzini che hanno ottenuto il titolo di studio con la sufficienza -, sono 21 su 100. Un dato che potrebbe essere interpretato come una rivincita delle scuole paritarie sulle statali.

Ma il bilancio complessivo resta negativo. Lo 0,7 per cento di non promossi agli esami corrisponde a quasi 4 mila bocciati, che vanno sommati ai ragazzini fermati dai loro stessi prof prima ancora di arrivare agli esami. Un dato che rappresenta il record degli ultimi anni: nel 2008 la percentuali di non ammessi toccò quota 3,3 per cento e i bocciati furono lo 0,5 per cento, mentre l'anno prima l'accesso agli esami era aperto a tutti e vennero bocciati appena 2,2 studenti su 100. Quest'anno, invece, sono caduti prima ancora di sedersi al cospetto della commissione 4,6 studenti su 100 che sommati ai bocciati agli esami ammontano a 30 mila ragazzini.
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