Utili con un piano educativo Ma sono già ovunque

[edscuola]

da Corriere della Sera

I CONDOM NELLE SCUOLE DELLA PROVINCIA DI ROMA

«Utili con un piano educativo»
«Ma sono già ovunque»

MILANO — Lei si dichiara, senza esitazioni, «molto favorevole», ma «ad alcune condizioni». Lui è altrettanto lapidario, «non ne vedo la necessità», però «se serve per dire ai ragazzi di stare attenti, si può fare». Alessandra Graziottin, direttore del Centro di ginecologia del San Raffaele di Milano, riassume i perché del suo «sì» in due punti: «Che poi sono le due emergenze gravi in Italia. Primo: le malattie sessualmente trasmesse.

L’incremento va dal raddoppio al 5­6 volte tanto, specialmente nei piccoli centri. Clamidia, papilloma virus, herpes, gonococchi. Aids». Seconda motivazione, «le gravidanze indesiderate: l’unica fascia d’età con aborti in aumento, tra le italiane, è quella under 20». Perché «c’è una frattura grave tra l’educazione all’autoprotezione e alla responsabilità e la pratica sessuale». Colpa della famiglia, e della scuola. «Per cui ben venga l’iniziativa, se fa parte di un progetto educativo strutturato. Insomma, purché i preservativi non siano messi lì, come le merendine». Opposta la reazione di Fulvio Scaparro, psicoterapeuta: «Mi sembra un’iniziativa per far vedere che 'siamo avanti'». Perché «spiegare l’uso del preservativo va bene, ma i distributori ci sono già, spesso basta attraversare la strada...». La soluzione dovrebbe essere diversa: «Qualunque docente può ricordare l’opportunità del profilattico. Poi se uno studente chiede dove trovarli, ci sono le farmacie». Anche perché «nelle scuole oggi le necessità sono ben altre: si legge di istituti dove manca tutto, allora perché non fare un distributore di carta igienica? Quella sì è una necessità...».

Ga. Ja.