Bocciati col 5 in condotta? «Si torna al rigore», parola ...

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Bocciati col 5 in condotta? «Si torna al rigore», parola ...

Messaggiodi edscuola » 12 giugno 2009, 7:40

da Il Giornale

Bocciati col 5 in condotta? «Si torna al rigore», parola di ministro
di Redazione

Un «in bocca al lupo» a tutti i ragazzi sotto esame direttamente dal ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini (nella foto): «È sempre un momento di stress e di tensione - ha detto - ma sono certa che chi ha studiato affronterà gli esami con serenità e non avrà problemi». Già, chi ha studiato può dormire tranquillo. Ma sulla battaglia contro i fannulloni e i maleducati tra i banchi, il ministro non ha alcuna intenzione di fare marcia indietro. Dopo la nuova polemica sul voto in condotta – i primi a trovarsi bocciati con un 5 tondo sono due studenti della scuola media Cardarelli di Lorenteggio, alle porte di Milano - la Gelmini ha ribadito la «linea ferma» del ministero: «Si torna alla scuola del rigore in cui il comportamento è parte integrante della valutazione degli studenti. E a scanso di equivoci – ha aggiunto – non abbiamo timore di usare parole come autorità, disciplina che devono ritornare ad appartenere al mondo della formazione». Per la cronaca, i due dodicenni di Lorenteggio «prime vittime» secondo alcuni media del decreto Gelmini, non sono stati bocciati solo per il 5 in condotta. Di insufficienze, per intenderci, ne avevano altre cinque. «Sì, sono stati respinti per gravi insufficienze in sei materie - ha precisato il preside dell’istituto, Pietro Agapito -. La decisione è stata presa solo dopo che era stato verificato il loro percorso didattico in maniera del tutto negativa. Personalmente, poi, ho sempre ritenuto utile il voto in condotta». Insomma, avanti tutta verso una scuola più rigorosa: «Nell’epoca delle conoscenze, la scuola deve fornire le conoscenze in modo serio e moderno. – ha concluso la Gelmini –. L’istituzione scolastica non deve essere auto-referenziale e non deve declinare le proprie responsabilità, ma deve essere formativa e severa. Il ripristino dei voti al posto dei giudizi, il voto in condotta e finanche il ritorno al maestro unico sono tutti passi che vanno in questa direzione».
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