Verso l’annullamento del concorso per Dirigenti scolastici?

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Verso l’annullamento del concorso per Dirigenti scolastici?

Messaggiodi edscuola » 2 giugno 2009, 8:15

da napoli.com

Verso l’annullamento del concorso per Dirigenti scolastici?
di Gennaro Capodanno

Siamo ad una nuova, importante svolta nelle vicende travagliate, con un vespaio di polemiche e sospetti, e con centinaia di ricorsi in sede amministrativa ed anche qualche denuncia alla Magistratura penale, che hanno caratterizzato le complesse fasi del corso-concorso ordinario per dirigenti scolastici, indetto con Decreto Dirigenziale del 22/11/2004, originariamente per 1.500 posti.

La notizia viene dalla Sicilia, una regione nella quale in più occasioni, anche nel corso di una nota trasmissione televisiva, erano state messi in evidenza da un gruppo di partecipanti una serie di anomalie che, partendo dalle modalità di nomina della commissione esaminatrice, arrivavano a contestare, dati alla mano, le modalità con le quali si era proceduto alla correzione degli elaborati scritti, che in alcuni casi avevano prodotto risultati discutibili, attribuendo punteggi elevati ad elaborati che contenevano errori ortografici, con correzioni effettuate anche alla velocità di otto facciate in 120 secondi, in pratica 15 secondi a facciata.

Dopo i ricorsi presentati da alcuni candidati con i quali si chiedeva: “ l’annullamento, previa sospensione, della valutazione operata dalla commissione giudicatrice sulle prove sostenute del corso-concorso selettivo di formazione per il reclutamento di dirigenti scolastici dei ruoli regionali per la scuola primaria e secondaria di primo grado, per la scuola secondaria superiore e per le istituzioni educative, con svolgimento della procedura concorsuale a livello regionale, indetta con Decreto dirigenziale del 22/11/2004, nonché di tutti gli atti del concorso “, il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la regione siciliana, in sede giurisdizionale, chiamato a decidere in appello rispetto alla decisione del TAR della Sicilia, che aveva respinto il ricorso principale dichiarandolo inammissibile, ha deciso invece di accogliere il ricorso, emettendo al riguardo ben due sentenze, notate ai numeri 477/09 e 478/09, depositate in cancelleria il 25 maggio scorso.

Nel dispositivo, esaminando i motivi del ricorso in primo grado, si afferma che: “ Il Collegio ritiene fondato il II motivo riproposto anche come motivo aggiunto del ricorso di primo grado. In punto di fatto non è contestato che le due Commissioni avevano proceduto alla correzione di moltissimi elaborati con una Commissione incompleta in quanto nell’una o nell’altra era assente il Presidente, in violazione del combinato disposto dell’art. 8 del bando di concorso, dell’art. 2 comma 7° del D.P.C.M. 30/05/2001, n. 341 “ motivando, più avanti: “ Per collegio perfetto occorre almeno un numero dispari di componenti e comunque non inferiori a tre e tale composizione deve rimanere costante e inalterata durante tutta la procedura di correzione degli elaborati, in quanto ogni commissario deve essere in grado in ogni momento di fornire il proprio avviso e di percepire e valutare quello degli altri “.

A conclusione si legge, dunque, che: “ Per le suesposte argomentazioni ed assorbito ogni altro motivo od eccezione in quanto ininfluente ai fini della presente decisione, l’appello va accolto e vanno annullati gli atti impugnati con il ricorso principale e con i motivi aggiunti, salvi ovviamente gli ulteriori provvedimenti della Amministrazione “. A questo punto è evidente che si apre uno scenario del tutto nuovo. Si attendono le prossime mosse sia dell’USR della Sicilia che del Ministero, dopo le due sentenze emesse dal CGA della Sicilia saranno notificate. Non solo, ma si aprono nuovi scenari anche per i partecipanti delle altre Regioni, dove vi sono ancora ricorsi pendenti dinanzi al Consiglio di Stato, per situazioni analoghe a quelle che hanno trovato accoglimento dinanzi all’argano di giustizia amministrativa della regione siciliana. Con il risultato che si potrebbe arrivare a situazioni che potrebbero comportare l’annullamento delle procedure concorsuali, con tutte le conseguenze del caso.

Come l’amministrazione scolastica centrale e periferica intenderà uscire da questa nuova travagliata fase di quello che, a distanza di circa cinque anni dal bando, si sta rivelando più che un concorso, effettuato con regole chiare e trasparenti, una vera e propria tela di Penelope, con procedure, peraltro, modificate nel corso dell’espletamento delle varie fasi concorsuali, al momento non è dato sapere. Di certo ci troviamo di fronte ad una nuova clamorosa svolta di questa travagliata vicenda che potrebbe riservarci,a breve, ulteriori e inimmaginabili, al momento, sorprese.
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