da Quotidiano.net
LA PROTESTA
Studenti in piazza contro Fioroni:
"Saremo tutti rimandati a settembre"
A partire dalle 9 centinaia di ragazzi dei licei romani sono sotto il ministero della Pubblica istruzione. Vuia trastevere bloccata al traffico. Una studentessa: "Le famiglie dovranno pagare le lezioni private". Napolitano: miglioriamo le condizioni di lavoro dei prof
ROMA, 5 ottobre 2007 - "Contro la scuola azienda, No a Fioroni". Questo lo striscione che i ragazzi delle scuole superiori romane hanno portato stamattina sotto il ministero della Pubblica istruzione. A partire dalle 9 oltre 500 studenti in arrivo da tutta Roma (sono presenti, tra gli altri, ragzzi e ragazze del Mamiani, Virgilio, Visconti, Talete, Ripetta e Tasso) hanno cominciato a presidiare l'area antistante il ministero e ora stanno mediando con le forze dell'ordine per ottenere l'autorizzazione per un corteo improvvisato.
Nel frattempo, gia' dalle 9.30, una parte di viale Trastevere, quella davanti al dicastero, e' rimasta bloccata al traffico. "Il nuovo sistema del recupero dei debiti studiato da Fioroni non ci piace - spiega Alessandra, 15 anni, studentessa del Virgilio - abbiamo tutti delle lacune: con questo rigore saremo sicuramente tutti rimandati a settembre e se le scuole non organizzeranno presto i corsi di recupero saremmo costretti a ricorrere a lezioni private. Invece di infierire su studenti e famiglie - chiude la ragazza - Fioroni pensasse a fornirci le aule che mancano, come accade nella nostra scuola, e a coprire le cattedre visto che a Roma ce ne sono ancora centinaia vacanti".
IL CORTEO NON AUTORIZZATO
La polizia non li ha autorizzati, ma gli studenti hanno comunque dato il via ad un corteo che e' partito dal dicastero e ha attraversato viale Trastevere. Il tragitto e' del tutto improvvisato.
"Siamo piu' di 1.000 - gridano gli studenti dal megafono - la scuola che il ministero ci sta disegnando addosso non ci piace: sta portando i privati nei consigli di amministrazione, rendendo eccessivamente drastiche le misure disciplinari, rendendo a ostacoli il recupero dei debiti".
I ragazzi hanno scelto di passare per Trastevere in quanto "quartiere simbolo di un altro problema- dicono- anche qui la sinistra sta cercando di costruire una vetrina della citta' espropriando i giovani dei loro spazi".
L'APPELLO DI NAPOLITANO
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in occasione della Giornata Mondiale degli Insegnanti, istituita dall'Unesco nel 1994, ha inviato, per il tramite del Segretario Generale della Presidenza della Repubblica, Donato Marra, ai Segretari Generali di FLCI CGIL, CISL, UIL Scuola, rispettivamente Edoardo Panini, Francesco Scrima, Massimo Di Menna, un messaggio augurale e di apprezzamento per l'iniziativa che rappresenta un' "occasione per richiamare l'attenzione delle istituzioni e della società civile sul ruolo centrale che gli insegnanti sono chiamati ad assolvere nella formazione delle giovani generazioni".
"La scuola - scrive il capo dello Stato - rappresenta un luogo di confronto aperto a tutti, al cui interno gli insegnanti svolgono, in un clima di pluralismo, un lavoro delicato e difficile. A loro è affidato il compito di promuovere lo sviluppo culturale e l'integrazione civile e sociale degli allievi, educandoli a divenire cittadini responsabili e custodi dei valori fondamentali di libertà, di uguaglianza e di solidarietà su cui si fonda la vita democratica, nell'auspicio che in tutti i paesi - conclude Napolitano - si rafforzi l'impegno per garantire migliori condizioni al lavoro degli insegnanti, risorsa strategica per una scuola di qualità aperta a tutti".