Ugl: in Italia 75.000 docenti depressi per colpa mobbing

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Ugl: in Italia 75.000 docenti depressi per colpa mobbing

Messaggiodi edscuola » 25 marzo 2009, 23:03

da Apcom

Scuola/ Ugl: in Italia 75.000 docenti depressi per colpa mobbing
di Apcom

La denuncia però può peggiorare situazione: servono prove forti

Roma, 25 mar. (Apcom) - Secondo il sindacato Ugl Scuola della Lombardia sarebbero circa 75.000 i docenti della scuola italiana ad essere colpiti da depressione derivante da mobbing sul lavoro: il dato deriverebbe dalle pratiche attivate dagli stessi insegnanti, di ogni ordine e grado scolastico, che frequentano la clinica del lavoro, il tribunale civile, gli avvocati e il mondo sindacale. In generale alla base delle persecuzioni possono esserci diverse ed articolate motivazioni: invidia, razzismo, diversità religiosa o culturale rispetto al gruppo prevalente, carrierismo sfrenato, o semplice gusto nel far del male. Ma sempre più spesso i motivi in ambito lavorativo si riconducono alla volontà di eliminare colui che esprime opinioni diverse dal vessatore mettendo in pericolo la sua posizione e gli equilibri in atto. Per il sindacato lombardo Ugl le categorie di mobbing si riconducono principalmente a quella orizzontale e verticale: la prima deriva da soprusi e vessazioni operate dai colleghi di lavoro nell'ambito scolastico; la verticale, più pericolosa e chiamata anche 'bossing', viene invece attuata direttamente dai dirigenti scolastici che minano la psiche dei docenti ritenuti per vari motivi "scomodi". In questi casi i prof vengono letteralmente tempestati di controlli, sanzioni, verifiche. Oltre che 'sepolti' dalla burocrazia. Il sindacato, anche alla luce dell'esperienza acquisita, ha spiegato che il ricorso alle denunce non deve rappresentare l'unica soluzione: in diversi casi questa strada può "esporre a ritorsioni o possibili querele per diffamazione", ha detto oggi Alberto Giannino, segretario provinciale Ugl Scuola Milano, peggiorando quindi la situazione. Tale eventualità di tipo legale, quindi, va sempre adottata con "ponderata attenzione". Per non soccombere alle angherie dei colleghi, meno frequenti, o dei presidi, l'Ugl raccomanda comunque i docenti a non pensare mai alle dimissioni dal lavoro e a non esercitare un atteggiamento vittimistico: sarebbe l'anticamera della depressione. Quella in cui sono caduti già migliaia di docenti. L'ideale, sostiene quindi il sindacato, sarebbe raccogliere più documentazione possibile sostenuta da forti testimonianze. Solo allora si potrebbe valutare seriamente se procedere alla denuncia.
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