Greco e latino, quando il ministro Gelmini non arrivava al 6

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Greco e latino, quando il ministro Gelmini non arrivava al 6

Messaggiodi edscuola » 19 marzo 2009, 14:34

da LASTAMPA.it

INTERVISTA

"Greco e latino, quando il ministro Gelmini non arrivava al 6"

I ricordi del professore


BEATRICE RASPA

BRESCIA
Professor Gian Enrico Manzoni, lei insegna latino e greco all'Arici, un liceo classico privato di Brescia, e letteratura latina alla Cattolica di Milano. Quando ha conosciuto il ministro Gelmini?
«E' stata una mia allieva all'Arici per più di due anni e mezzo. Dopo aver fatto il ginnasio al liceo Manin di Cremona ed avere iniziato il triennio del liceo al Bagatta di Desenzano, è arrivata in classe con me. Era metà novembre. Era in prima».

Impatto con la scuola?
«All'inizio non fu facile per lei. Qualche difficoltà nelle mie materie l'ha avuta. Ma era tenace, era una che si impegnava. Ed è migliorata col tempo».

Quindi come è andata a finire?
«Si è diplomata con 50 sessantesimi. Un voto di tutto rispetto. E non è mai stata rimandata a settembre».

Che ricordo ne ha? Che tipo era Mariastella Gelmini studentessa?
«Una ragazza assolutamente non appariscente, molto tranquilla. Riservata è la parola che la contraddistingue meglio. Non riesco a farmi venire in mente un solo episodio preciso sul suo conto, né positivo, né negativo. Noi insegnanti tendiamo a ricordare a distanza di molto tempo gli studenti che si imponevano in quanto estremamente brillanti oppure quelli indisciplinati. Maristella, ecco, era nella fascia intermedia».

Il ministro era più brava nella traduzione delle versioni o in letteratura?
«Era senz'altro meglio negli orali. Negli scritti qualche 5 l'ha preso. Ma appunto, come dicevo, per lei è stato un crescendo. Studiosa com'era».

Che cosa ha pensato quando le ha visto indosso i panni di ministro?
«Non l'avrei immaginato. E pensare che era così timida all'epoca. E' cambiata moltissimo. E non lasciava certo trapelare ambizioni del genere».

E la condotta? Era il suo pallino anche allora?
«Qui sì era da 10. Mai una chiacchiera di troppo, mai un ritardo, mai una nota sul registro o che disturbasse i compagni. La perfezione».

Scioperi?
«Ma no. E poi l'Arici è una scuola privata, gli scioperi non si fanno».
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