MPI - Sicurezza, Fioroni scrive ai presidi

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MPI - Sicurezza, Fioroni scrive ai presidi

Messaggiodi edscuola » 6 novembre 2007, 18:52

Sicurezza, Fioroni scrive ai presidi: contro rigurgito violenza xenofoba non basta repressione, serve educazione

Vigilare per assicurare il rispetto di tutti gli studenti di lingue, culture o etnie diverse presenti nelle nostre aule
Roma, 6 novembre 2007
Contro i rigurgiti di violenza nei confronti degli studenti stranieri, di cui l’episodio di Roma è “un ultimo, inqualificabile esempio” non bastano le pur doverose azioni di vigilanza, controllo del territorio e repressione ma occorre intensificare l’azione educativa: è quanto scrive il ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni in una lettera inviata oggi a tutti i dirigenti scolastici.

Nella lettera Fioroni ricorda di aver “già chiesto al Ministro dell’Interno Giuliano Amato che venga intensificata la vigilanza fuori dalle scuole” così come “la disponibilità a valutare l’ammissibilità, in occasione delle elezioni studentesche, di liste con riferimenti al fascismo e alla xenofobia che dovessero essere segnalate in questi giorni, riguardo alle quali invito tutti voi alla vigilanza e a una tempestiva verifica”.

Ma non basta. Fioroni definisce “fondamentale” e “cruciale quello che la scuola saprà produrre in termini di educazione, come già fa con coraggio, ponendo l’accento su una costruzione attiva dell’intercultura basata sul rispetto dell’altro, sempre e comunque.

Oggi più che mai – prosegue - vi chiedo di essere non solo présidi ma presìdi delle garanzie democratiche all’interno della scuola insieme agli insegnanti e agli studenti. Premiare chi fa bene e punire chi fa male è il primo requisito perché si affermi ovunque il rispetto della legalità. Ma a noi è richiesto il contributo educativo per costruire una cultura della legalità, rendere gli studenti consapevoli che non esiste libertà senza responsabilità e che la sicurezza è un concetto che implica diritti ma anche doveri.

Diceva Albert Einstein – scrive ancora il ministro - che “è più facile spezzare un atomo che un pregiudizio” e voi conoscete bene entrambe queste fatiche. Volevo dirvi che non siete soli: dobbiamo lavorare tutti insieme per costruire una cultura del rispetto. E il rispetto dell’altro non si garantisce solo con l’inasprimento delle sanzioni ma affiancando a queste l’educazione alla diversità, evitando che questa diventi una colpa, e questo vale per tutte le diversità, comprese la differenza di genere e l’orientamento sessuale.

Proprio nel momento in cui si deve garantire una maggiore sicurezza occorre un’attenzione ancora più forte affinché venga assicurato il rispetto di tutti gli studenti di lingue, culture o etnie diverse presenti nelle nostre aule. Conto su di voi, sui docenti e sugli studenti perché le nostre scuole battano paure e diversità con quelle centinaia di migliaia di buone pratiche che quotidianamente vengono realizzate. Una società dell’integrazione e della sicurezza – conclude Fioroni - si costruisce prima di tutto sui banchi di scuola: mi auguro per questo che la scuola diventi un faro di civiltà dal quale anche la società possa prendere esempio”.
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