Classi multietniche, è caos

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Classi multietniche, è caos

Messaggiodi edscuola » 6 febbraio 2009, 9:54

da Unità Roma

Classi multietniche, è caos


È caos per l’iscrizione alle scuole comunali dell'infanzia. Oggi scade il bando, sul tappeto il nodo della creazione di piccoli gruppi di inserimento di bambini stranieri nelle classi «per garantire - parole dell’assessore alla Scuola, Laura Marsilio - un’efficace integrazione e un buon livello di opportunità educative e formative». Nel bando si ipotizza «l’assegnazione alle classi di bambini stranieri è effettuata, ove possibile, raggruppando bambini dello stesso gruppo linguistico che, comunque, non devono superare, di norma, il numero di 5 per ogni classe». Proprio il numero di bimbi stranieri nelle classi ha provocato ieri la rivolta di 30 mamme della «Pisacane» - VI Municipio - che hanno brandito l’italianità per minacciare che non iscriveranno i propri bimbi per il prossimo anno: troppi bimbi immigrati. «I nostri figli hanno diritto a fare e a vedere un presepe con il bambino Gesù, la madonnina e san Giuseppe - hanno scritto i genitori alla Gelmini invitando anche gli altri di tutta Italia a “fare obiezione” - mentre il “Villaggio globale” organizzato lo scorso anno aveva moschee, minareti e donne in burqa mischiati ai pastori e ai re magi». Alla «Pisacane» su 133 alunni, 113 sono migranti (provenienti soprattutto dal Bangladesh). «Ci sentiamo straniere in una scuola-ghetto fatta ormai solo per stranieri – dice Flora Arcangeli, presidente del Comitato - nella classe della materna dei miei due figli, su 24 alunni solo 5 sono italiani. E le comunità straniere sono chiuse, non socializzano con noi»». Secca la replica della dirigente scolastica della «Pisacane» Nunzia Marciano: «Tutti gli alunni stranieri della scuola sono immigrati di seconda generazione, che parlano correttamente l’italiano e sono perfettamente integrati».

GHETTI E NUMERO CHIUSO

E non è un caso che la lettera della «Pisacane» sia stata inviata proprio nel giorno in cui era in discussione nella sede dell’assessorato capitolino alla Scuola un accordo tra i dirigenti scolastici del VI, il Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, il Comune e il presidente Giammarco Palmieri. Con questo accordo - siglato ieri sera - i dirigenti scolastici si impegnano a orientare le famiglie non italiane a iscrivere i loro figli in altre scuole del Municipio VI: saranno spostati con gli scuolabus. «Nello stesso tempo, però – risponde polemicamente la dirigente dell’Iqbal Masiq del quartiere Casilino, Simonetta Salacone – nella mia scuola accetteremo con riserva le richieste di iscrizione provenienti da genitori italiani di altri quartieri, come il Pigneto, orientandoli a vivere come un valore positivo l’integrazione e la multiculturalità».

Ma non è stato lasciato che alla «Pisacane» si creasse una situazione esplosiva? «Avevamo anche noi avviato degli incontri con il Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale per una diverso orientamento delle iscrizioni – risponde l’ex assessore comunale alla Scuola, Maria Coscia, ora deputata Pd - Quanto all’utilizzo degli scuolabus, non vorrei che si arrivasse alle deportazioni dei bimbi stranieri. I bambini sono tutti uguali, e deve essere rispettato il diritto alla studio di tutti, senza discriminazioni».

MICHELA BEVERE

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