I Giovani e la democrazia

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I Giovani e la democrazia

Messaggiodi edscuola » 31 gennaio 2009, 13:50

ISTITUTO PROFESSIONALE PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO “E. Fermi” -
REGGIO CALABRIA
“I Giovani e la democrazia”
Patrocinio del Ministro della Gioventù,
on. Giorgia Meloni

"La democrazia si sostanzia - come afferma Amartya, Sen, premio nobel per
l’economia, – nella capacità di promuovere un dibattito reale sulle decisioni della
politica, il confronto tra soggetti e identità diverse, che tuttavia si riconoscono in
un reciproco dovere di ascolto”. Non si esaurisce nell’esercizio del diritto di voto,
ma nella partecipazione alla vita sociale e politica di tutti.
A distanza di qualche decennio dalla Costituzione, uno scritto famoso di Norberto
Bobbio (Il futuro della democrazia, 1984) tra le “promesse non mantenute” dalla
democrazia indicava lo spirito democratico. Ne deriva la crescita dell’apatia
politica. In Italia, e forse non solo, si è democratici non per convinzione, ma per
assuefazione.
Vi è un male che da tempo insidia i nostri sistemi politici e si chiama "democrazia
senza popolo". Non lo rende evidente soltanto la crescita, quasi ovunque, degli
astenuti. Avanza una versione radicale e semplificata della democrazia
maggioritaria che ormai attribuisce alle elezioni non più la funzione di eleggere i
"rappresentanti" del popolo, ma sostanzialmente solo quella di indicare un
leader.
Questa democrazia "d´investitura" chiede il silenzio dei cittadini tra un´elezione e
l´altra.
Il nostro Paese per risollevarsi ha bisogno di ritrovare un autentico spirito
democratico e di coinvolgere i giovani, che, a loro volta, hanno bisogno di aiuto
per vincere la loro disillusione e la nausea che l’attuale sistema politico ha
generato. La scuola, ridotta a mal partito dalla mancanza di una sana politica
scolastica, non può affrontare da sola un simile carico, tutti i soggetti migliori
dovrebbero dare un contributo concreto in questa direzione.
E’ indispensabile, insomma, che a fianco degli studenti e dei loro docenti più
motivati, scendano in campo soggetti capaci di far capire, in modo chiaro, che:
􀂙 La politica non è sporca, né noiosa (talvolta sono inadeguati e
improponibili i politici);
􀂙 E’ sbagliato rifiutarla, perché decide la nostra vita;
􀂙 Occorre cambiarla, eliminando le urla e l’incapacità di ascolto e
utilizzando metodi più scientifici e, soprattutto, cercando soluzioni
nuove, affermando una visione del mondo in contrasto con
l’esistente;
􀂙 E’ indispensabile acquisire gli strumenti per comprendere e
decifrarne i meccanismi e le verità nascoste .
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TEMATICHE DA AFFRONTARE
Fra le tematiche, propedeutiche alle attività concrete da realizzare, vi sono quelle
sotto elencate che andrebbero chiarite ed esposte in modo semplice,
comprensibile e non libresco, magari anche con tono affabulatorio:
1. Gli ideali
Uno dei principali problemi è trovare una soluzione credibile alla caduta degli
ideali. Anche i giovani, infatti, hanno capito che quando vengono applicati alla
politica falliscono miseramente. Lo attestano alcune fra le più grandi tragedie
della storia. Essi, infatti, sono “ puri” e richiedono una dedizione totale, come
quella che si concede alle grandi religioni. Questa subordinazione al fine si presta
ad essere utilizzata per coltivare il fanatismo, l’integralismo. Si portano così
milioni di persone a commettere, anche in nome di Dio, azioni efferate e
sanguinarie.
2. Etica
Occorre abbandonare concetti troppo generici e teorici. I giovani amano la
concretezza e la tangibilità delle cose. Come afferma Massimo Cacciari, “l’etica è
come la guerra, la pace o la democrazia sono parole “porose”, capaci di assorbire
qualunque significato". Quindi occorre tenersi fuori dalle chiacchiere e fare le
proprie scelte in base a ciò che la politica fa (in relazione alla risoluzione dei
problemi reali: salari, istruzione, malessere e disoccupazione giovanile, ecc.)".
3. Politica: arte del compromesso
E’ basilare far comprendere ai giovani che il compromesso è l’essenza della
politica. La capacità di scendere a patti distingue le democrazie dai regimi
totalitari.
4. La Costituzione: un valore inalienabile
I principi fissati dalla Carta Costituzionale, stella polare delle attività politiche,
andrebbero spiegati, affinché i giovani ne comprendano l’essenza e lo spirito.
5. La partecipazione alla vita politica e sociale
La politica ci cambia la vita, non possiamo dare una delega in bianco a nessuno.
Dobbiamo fare acquisire ai giovani la consapevolezza che una democrazia vera e
solida è basata sulla partecipazione di tutti e di ciascuno.
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6. Lo studio e la comprensione di principali aspetti su cui si basa l’economia:
I meccanismi su cui si basa l’economia vengono esposti in modo tale che solo gli
esperti dei vari settori economici sono in condizione di capire. Occorrerebbe
volgarizzarne i concetti, per renderli comprensibili.
7. La funzione delle tasse e delle imposte
Portare i giovani a comprendere che le tanto vituperate tasse sono la nostra
“cassa comune”, con la quale vengono pagati servizi indispensabili per le
comunità e per ciascuno di noi.
8. Politiche della UE
Da una ricerca condotta dalla Gallup per conto dell’Agenzia nazionale per i
giovani, su un campione rappresentativo della popolazione tra i 15 e i 30 anni,
risulta che i nostri giovani sono più interessati (17%) rispetto alla media dei
coetanei europei (11%), ma sull’argomento, a scuola e nelle università, imparano
meno.
9. La sburocratizzazione della macchina pubblica e la liberalizzazione
La sfida dell’economia globale rende indispensabile che l’Amministrazione
pubblica diventi moderna ed efficiente, per dare alle nostre aziende e a ciascun
cittadino risposte celeri. Solo la spinta, continua e coerente, degli elettori può
spingere il Parlamento a superare alcuni freni corporativi e abitudini secolari
consolidate.
Scuole coinvolte
Scuola capofila: Istituto Professionale per l’industria e l’Artigianato “E. Fermi” di
Reggio Calabria;
Rete di scuole: Scuole Superiori di ogni regione d‘Italia, almeno 10 (numero da
incrementare a partire dall’anno scolastico 2009/10.)
Adesione al progetto
Le adesioni vanno inoltrate, entro il 20 febbraio 2009, all’Istituto Professionale
“E. Fermi” – Via Sbarre Superiori diram. Labocetta, 25 – 89132 REGGIO
CALABRIA. Telef. 0965 53968; fax 0965 53969; cell. 328 1541537. Sito:
www.ipsiafermirc; @: ipsiafermirc@yahoo.it ,preferibilmente, via e.mail o fax.
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Soggetti da coinvolgere
Oltre al Capo dello Stato (che ha già manifestato apprezzamento per il progetto e
disponibilità) e i Ministri dell’Istruzione, Università e ricerca e della Gioventù,
saranno coinvolte personalità del mondo della cultura (filosofi, scrittori, psicologi,
sociologi) e del giornalismo (Direttori e giornalisti esperti), giovani parlamentari,
economisti.
Un esempio per tutti: Carlo Freccero, capace di entrare in sintonia con i giovani e
di convincerli che “il futuro è di chi elabora progetti”. Naturalmente non basta,
occorre uscire da “un eterno presente e investire sulla ricerca e sull’istruzione”.
Cronologia e struttura attività
Prima fase, in ciascun Istituto
Il progetto inizia in ciascun Istituto aderente al progetto,utilizzando le Assemblee
d'Istituto . Saranno trattate e approfondire varie tematiche (una al mese), anche
coinvolgendo soggetti esterni, apprezzati per la loro credibilità e per l'attività
concreta nel settore.
Un ulteriore spazio sarà ricavato all'interno della nuova disciplina di Educazione
Civica.
Seconda fase: interazione fra Istituti diversi
Le Scuole aderenti , utilizzando i nuovi sistemi di comunicazione (Facebook,
Messenger,blog, Siti, Forum, ecc.) ,effettueranno scambi e ulteriori
approfondimenti sul tema del mese.
Terza fase: intervento di esperti esterni a livello regionale e nazionale
Le sintesi e i quesiti più interessanti dei giovani saranno ripresi e approfonditi da
esperti dei singoli problemi esaminati (giornalisti, filosofi, scrittori, economisti,
giuristi,ministri, ecc.) che aderiranno all'iniziativa e saranno resi pubblici con gli
stessi strumenti informatici e su giornali e televisione
Quarta Fase: analisi e discussione sugli interventi degli esperti.
Gli interventi degli esperti saranno discussi in ciascuna scuola e fra Istituti
diversi. Alla fine, si riproporrà lo stesso percorso per un’altra delle tematiche
previste.
Tempistica
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Progetto pluriennale con tematiche specifiche : 4 complessive,nel primo anno:
una al mese, da febbraio a giugno 2009.
Manifestazione conclusiva
Il 9 giugno 2009, a Reggio Calabria, conclusione delle attività annuali con il
seminario “I giovani e la democrazia”, al quale sarebbero invitati a parteciparvi :
􀂙 Il Presidente della Repubblica
􀂙 ll Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca;
􀂙 Il Ministro della Gioventù;
􀂙 Alcuni degli esperti aderenti al progetto;
􀂙 Una selezione degli alunni delle scuole partecipanti .
Nel corso della manifestazione è prevista l’attribuzione delle pergamene
rilasciate dal Presidente della Repubblica al soggetto che si è più impegnato in
attività a favore dei giovani , alla Scuola che si distinguerà per numero e qualità
di iniziative e ai giovani più appassionati e brillanti.
Il Preside
Antonino Sergi
edscuola
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