Grande fuga dalle aule anche nelle secondarie

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Grande fuga dalle aule anche nelle secondarie

Messaggiodi edscuola » 16 gennaio 2009, 17:51

da LASTAMPA.it

LE CLASSI MULTIETNICHE. MILANO

Grande fuga dalle aule anche nelle secondarie


ELENA LISA

MILANO
Se nel 2050 nelle scuole italiane la metà degli studenti sarà straniera, come prevedono Istat, Caritas e Onu, in Lombardia il sorpasso è già avvenuto in molte classi. Come all’elementare Radice, periferia Nord di Milano, definita «scuola ghetto» perché su 100 alunni solo cinque sono italiani. Una percentuale destinata a crescere anche altrove, spinta non solo dall’afflusso di piccoli stranieri ma anche dalla fuga di quelli italiani, che i genitori ritirano dalle sezioni in cui la percentuale di immigrati è giudicata «consistente, con il rischio di un rallentamento nella preparazione scolastica per via delle difficoltà linguistiche e di comprensione degli stranieri».

Calo di iscrizioni, e ritiri ad anno scolastico iniziato, che i presidi delle elementari milanesi conoscono da tempo e che si sono attrezzati ad affrontare con lezioni speciali, dai corsi di lingua per i genitori ai progetti interculturali di vario genere. Eppure, oggi, c’è di più. Spiega Chiara Conti, dirigente scolastico da otto anni dell’Istituto comprensorio I Narcisi, nella zona Sud-Ovest del capoluogo, dove la presenza di alunni stranieri, 1100 bimbi tra elementari e medie, ha già ampiamente superato il traguardo previsto per il 2050: «Una volta le mamme e i papà si preoccupavano della presenza di immigrati nelle scuole primarie, proprio perché alle elementari bisogna affrontare la prima alfabetizzazione, più lenta e complicata per i bimbi stranieri. Adesso le iscrizioni calano anche nelle scuole secondarie». Perché? «Pregiudizio - risponde la preside -: le famiglie ritengono che se in classe ci sono molti studenti stranieri, l’insegnamento venga meno e che la preparazione dei figli sia svantaggiata. Un’idea - prosegue - che andrebbe capovolta. Gli insegnanti di classi multietniche sono più motivati grazie a stimoli diversi che provengono da bimbi di etnie diverse e i migliori, per concentrazione e risultati, sono diventati proprio loro». I corsi della scuola media Anemoni, a Milano, sono passati da tre a uno. Cresciuti, invece, quelli della elementare i Narcisi dove il numero di iscritti italiani è stato ampiamente sostituito da quello di bimbi stranieri.

La prova del nove per le scuole primarie e secondarie è di fatto appena partita. In questi giorni sono incominciate le iscrizioni delle elementari per il prossimo anno: «Sarò molto attenta per mia figlia, che frequenterà una prima in centro a Milano, come già ho fatto due anni fa per quello più grande nella stessa elementare - dice Anna T., mamma di Christian, 8 anni e Sara, di 4 -. Il primo giorno, sarò presente in classe e all’appello ascolterò bene i cognomi dei compagni. Se quelli stranieri saranno troppi, chiederò subito che sia trasferita in un’altra sezione».
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