da Il Messaggero
Brunetta: «I giovani a volte sono pecoroni
Come categoria non esistono»
No allo slogan degli studenti "questa crisi non la paghiamo"
ROMA (4 dicembre) - Un'altra uscita destinata a scatenare un putiferio di reazioni. Durante una lectio tenuta oggi all'Università Luiss, il ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, ha detto «Non mi piace lo slogan "questa crisi non la paghiamo" e non mi piacciono le generalizzazioni: non esistono i giovani come categoria. I giovani sono a volte anche molto pecoroni».
Il ministro ha sottolineato che nella crisi in atto ci sono «gradi di responsabilità diversa e la politica ha una responsabilità molto alta perchè ha dato regole sbagliate al mercato. Ma non mi piace lo slogan "questa crisi non la paghiamo"», riferendosi al motto adottato dagli studenti nelle proteste contro la riforma della scuola e dell'università. Pur ribadendo di non amare le generalizzazioni sui giovani, Brunetta ha sottolineato che «in Italia gli ascensori sociali funzionano poco e la probabilità che un figlio continui a fare lo stesso mestiere del padre è molto alta, molto più che in altri paesi europei, e questo non va bene».