Scuola, il Pd: slitta chiusura istituti sotto 50 allievi ...

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Scuola, il Pd: slitta chiusura istituti sotto 50 allievi ...

Messaggiodi edscuola » 6 novembre 2008, 17:49

da Il Messaggero

Scuola, il Pd: slitta chiusura istituti sotto 50 allievi. Il Pdl: mentono


ROMA (6 novembre) - Slitta la chiusura degli istituti con meno di 50 allievi prevista per l'anno sscolastito 2009-2010 nel decreto sul contenimento della spesa sanitaria. La retromarcia del governo, annunciata dal Pd, è considerata «una grande vittoria» dalla capogruppo al Senato Anna Finocchiaro che sottolinea come a Palazzo Madama l'aula stia esaminando un provvedimento che è contro il federalismo pur essendo collegato al federalismo fiscale.

Finocchiaro sostiene che si tratta di un decreto che in realtà «uccide il federalismo nella culla». «Il ritiro della norma sul commissariamento per le regioni che non avessero ottemperato entro il 30 novembre l'obbligo di chiusura per certe scuole - sostiene Finocchiaro - svela una contraddizione in seno al governo perché le pressioni fatte dalla Lega Nord hanno avuto un peso politico ma hanno anche mostrato la fragilità della maggioranza su una questione sulla quale il governo ha investito tutto».

«Il ritiro della norma sul commissariamento degli enti locali in caso di mancata predisposizione del Piano di dimensionamento dellarete scolastica entro il 30 novembre è sicuramente una prima vittoria della democrazia e un passo indietro del governo», afferma Rosa De Pasquale (Pd) della commissione Cultura della Camera. «Non vorremmo però - aggiunge - che il Governo intenda traslare il taglio su altri comparti dell'istruzione pubblica».

Zingaretti. «Il ritiro della norma sul commissariamento degli enti locali è un passo avanti importante: una prima, concreta, vittoria del movimento degli studenti, delle famiglie e degli insegnanti che si battono da settimane per garantire un futuro alla scuola italiana. Per quest'anno il rischio della chiusura di tante scuole dei piccoli comuni è scongiurato. Ma ora non dobbiamo fermarci». È il commento del presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti. «Questo risultato è frutto anche della fermezza delle Province e delle Regioni nell'opporsi a questo diktat. Mi sembra ormai evidente - conclude Zingaretti - che porre con forza il tema della disobbedienza istituzionale nei confronti di questa norma non era una trovata pubblicitaria, ma la difesa legittima di un'idea corretta di federalismo e autonomia che non dovrebbe essere cara solo al centrosinistra».

Il Pdl: il Pd mente. «Sul ritiro della norma relativa al commissariamento per le Regioni che non avessero provveduto all'accorpamento delle scuole con un numero esiguo di alunni, la senatrice Finocchiaro mente». Lo sostiene il capogruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri. «L'obiettivo della maggioranza - spiega Gasparri - era quello di far rispettare una norma risalente al 1998, approvata da un governo che la Finocchiaro ha sostenuto e del quale ha perfino fatto parte, che prevede l'accorpamento amministrativo di presidi ed uffici». «Su sollecitazione della Lega, ma con l'approvazione all'unanimità da parte di tutta la maggioranza - sottolinea Gasparri - abbiamo ritirato questa norma inclusa nel Dl enti locali che puntava a far rispettare proprio quella norma del '98, perché disposti a ricercare un'intesa con le Regioni che non possono provvedere a questa sintesi. Un dato che evidentemente sfugge alle minoranze poco attente o abituate a mentire». «Nessuna vittoria delle opposizioni, quindi, ma un gesto di sensibilità della maggioranza che, ridando alle singole Regioni autonomia di scelte, le investe di responsabilità e libertà, nel comune intento di garantire il diritto allo studio e l'apertura delle scuole necessarie» conclude Gasparri.
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