Studenti in piazza in tutta Italia

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Studenti in piazza in tutta Italia

Messaggiodi edscuola » 10 ottobre 2008, 12:56

da Repubblica.it

La protesta di migliaia di ragazzi. Numerose manifestazioni
contro il ministro Gelmini. Lo slogan: "Non è che l'inizio"

Studenti in piazza in tutta Italia
Cortei a Roma, Milano e in 90 città

ROMA - "Non è che l'inizio": questo lo slogan scelto dall'Unione degli studenti per aprire i cortei questa mattina in 90 città d'Italia contro il decreto Gelmini. Manifestazioni a suon di musica, con tanti ragazzi che hanno portato chitarre, tamburi e fischietti ''per suonarle alla Gelmini''. Migliaia di studenti sono scesi in piazza per protesta contro il ministro dell'Istruzione e replicano con cinque no alle innovazioni e ai provvedimenti più contestati: i tagli per 8 miliardi di euro all'istruzione con la conseguente riduzione del personale docente e non, il maestro unico, l'abbassamento dell'obbligo scolastico dai 16 anni ai 14, i finanziamenti alle strutture private e il voto in condotta.

A Roma gli studenti si sono dati appuntamento in piazza di Porta San Paolo dove verso le 10 è partito il corteo diretto al ministero della Pubblica istruzione in viale Trastevere a Roma. Numerosi gli slogan cantati dagli studenti tra cui "Gelmini ministro della d-istruzione" e "Chi non salta la Gelmini è". Nel corteo bandiere, striscioni, cori e volantini contro il governo, il ministro Gelmini e il sindaco di Roma Alemanno. Gli studenti protestano anche con balli a ritmo di musica.

Anche a Milano lo striscione "Non è che l'inizio" apre il corteo, accompagnato da un furgone che diffonde musica a pieno volume dietro al quale migliaia di ragazzi delle scuole superiori sono partiti verso il parco Ravizza, nei pressi del provveditorato agli studi di Milano in via Ripamonti.

La proposta pensata per arginare il fenomeno del bullismo è stato protagonista di numerosi cori: "Con il voto di condotta - gridano gli studenti - ci tappano la bocca". A Milano, a testimoniare i possibili effetti della riforma, in testa al corteo viene trasportata da due giovani una bara nera con la scritta "scuola".

Anche a Napoli migliaia di studenti hanno aderito al corteo di protesta partito da piazza Garibaldi. A Palermo cinquemila studenti si sono dati appuntamento alle 9.30 in piazza Politeama, da lì è partito il corteo verso la prefettura, a suon di musica e slogan scanditi o impressi sugli striscioni, per chiedere un incontro con il prefetto Giancarlo Trevisone, cui chiederanno di farsi portavoce del malessere della scuola e degli studenti palermitani. Promotori della manifestazione sono la Rete Degli Studenti e i Giovani Comunisti che parlano di "demolizione della scuola pubblica" riportata "a quarant'anni fa attraverso il ripristino dei grembiuli alle elementari, del maestro unico e del 5 in condotta".

A Genova un migliaio di giovani di una quindicina di scuole superiori, mobilitati dall'Unione e dal Coordinamento degli studenti, ha sfilato in corteo fino a raggiungere l'ufficio scolastico regionale in via Assarotti, provocando anche disagi alla circolazione stradale. Nel corso della manifestazione, tra striscioni quali "Scuole come prigioni ci avete rotto i ...", ci sono stati numerosi lanci di fumogeni, sono volati insulti contro il ministro e slogan come "Se non cambierà lotta dura sarà". Alcuni indossavano una maglietta "Moratti+Fioroni+Gelmini= scuola senza cervelli".

A Bolzano 300 studenti hanno preso parte alla manifestazione, sono sfilati per le vie del centro con slogan contro il ministro Gelmini e contro il premier Berlusconi. La Provincia di Bolzano, comunque, non è intenzionata ad applicare in toto la riforma, intendendo esercitare le proprie competenze autonomiste. Per questo alla manifestazione non hanno aderito gli studenti delle scuole di lingua tedesca.
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